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Messaggero Veneto: Gli incubi Djuric e Kiyine fanno la festa al Pordenone

La Salernitana evidenzia le difficoltà in trasferta dei neroverdi che ne prendono 4 come a Pescara e Castellammare

Redazione

La sconfitta del Pordenoneanalizzata sulle pagine del Messaggero Veneto:

Ok, meno di due settimane fa ha sbancato Cosenza. Ma resta il fatto che il Pordenone in trasferta fatica di brutto e non sembra neppure parente della squadra cinica, cattiva, possente che stritola tutti al Friuli. In particolare ai ramarri sembra rimanere indigesta la Campania: 4 gol presi (a 2) dalla Juve Stabia, altrettanti dalla Salernitana. Quattro, come quelli incassati a Pescara. Numeri che testimoniano l'idiosincrasia nei confronti delle gare esterne, difetto ampiamente bilanciato dal rendimento interno, visto che nonostante la batosta di ieri i ramarri restano secondi in solitudine, pur vedendo scappare definitivamente il Benevento di Pippo Inzaghi. Nel match di Santo Stefano, Tesser presenta molte novità, visti anche i tanti impegni ravvicinati che suggeriscono il turnover. E poi c'è l'assenza - la prima della stagione - di capitan De Agostini, squalificato e rimpiazzato sull'esterno in difesa da Zanon, classe '96, che stecca all'esordio da titolare. Camporese riprende posto al centro con Barison, in mediana non c'è Pobega, rientra Misuraca e con Mazzocco forma la coppia di mezzali. Gavazzi è il trequartista, in attacco con Strizzolo c'è Candellone.Partita subito in salita per il Pordenone: la Salernitana parte forte, aggressiva, intensa. E al quarto trova il vantaggio grazie a un'azione travolgente dell'ex Cicerelli, che fugge sulla corsia di sinistra, salta tre avversari, si accentra e serve dalla parte opposta Lombardi, che evita l'intervento di Zanon e serve sul secondo palo Djuric, che prende il tempo a Vogliacco e con una precisa incornata trafigge Di Gregorio. I padroni di casa continuano a spingere e all'11' vanno a un passo dal raddoppio: botta dal limite di Kiyine, migliore in campo, il cui sinistro si stampa sul palo. Riprende Akpa Akpro e crossa ancora per Djuric, che di nuovo sovrasta Vogliacco facendo valere il suo fisico imponente (199 cm per 99 kg) e stavolta scheggia la traversa. (...)

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