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Messaggero Veneto: Pordenone, il fortino è al Friuli ma le radici restano in città

Dopo il Municipio stilizzato sulla maglia, ieri la foto ufficiale in Contrada Maggiore Udine porta bene (2 vittorie su 2 e zero gol subiti), l'obiettivo però è il nuovo stadio

Redazione

Il punto sul Pordenone dalle pagine del Messaggero Veneto.

La nuova casa (di gioco) è il Friuli. Uno stadio che sta diventando un fortino: sinora due vittorie e nessun gol subito. Ma la casa originaria è - e rimane - Pordenone. Così, la società neroverde ha volutamente scattato la foto di gruppo di fronte al Municipio, in corso Vittorio Emanuele. Il club che, per il suo primo anno nella storia tra i cadetti, ha scelto di giocare a Udine, ha rimarcato ieri per un'altra volta il suo legame col territorio e con una città che, nonostante la distanza, segue De Agostini e compagni anche sotto l'arco dei Rizzi: dei quasi 1.300 abbonati la quasi totalità proviene dalla Destra Tagliamento.IL MOMENTOIl Pordenone ha posato in Contrada Maggiore con la prima divisa da gioco. Una maglia, quella pensata dalla società, che vuole proprio ricordare il Municipio nel suo disegno: non a caso è stata definita "home". E la squadra è stata accolta proprio dal padrone di casa, il sindaco Alessandro Ciriani, che assieme all'Assessore allo Sport Walter De Bortoli, si è fatto ritrarre in una delle foto scattate. Il momento è coinciso con la prima giornata di Pordenonelegge, manifestazione culturale numero uno del territorio. Tanta l'emozione per la parte di dirigenza presente ma anche per i calciatori, soprattutto per chi, come De Agostini e Stefani ma anche Burrai e Misuraca, fanno parte del progetto dai primi anni di serie C. Si sentono molto legati a Pordenone e, vista l'accoglienza e la partenza, si stanno affezionando anche alla nuova casa, Udine e lo stadio Friuli: sinora i ramarri stanno andando a gonfie vele, avendo superato sia il Frosinone sia lo Spezia, due compagini costruite per disputare un campionato di alto livello

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