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Pordenone bello e sfortunato: a Frosinone finisce 2-2

Foto Pordenonecalcio.com

Ciociari avanti con Dionisi, quindi i gol di Candellone e Pobega prima del pari di Ciano. Neroverdi penalizzati dalle decisioni dell'arbitro Pezzuto

Redazione

Da un lato la soddisfazione per la prestazione maiuscola su un campo difficile come lo Stirpe; dall'altro la rabbia per aver mancato la vittoria, che sarebbe stata meritata. E' un 2-2 agrodolce quello conquistato dal Pordenone contro il Frosinone: match vibrante, di buoni contenuti tecnici, contraddistinto da una rilevante spigolosità.

La squadra di Tesser rimarrà seconda anche al termine della prima di andata, al di là dei risultati delle avversarie. Non è poco, ma non abbastanza per placare il malumore dei neroverdi, coraggiosi e propositivi anche a cospetto di un avversario tosto, che stasera voleva a tutti costi vincere.

E che invece ha rischiato di perdere: pesano nell'economia della gara le decisioni dell'arbitro Pezzuto, che prima si inventa un rigore a favore del Frosinone per poi negarne uno al Pordenone per tocco di mano di Tabanelli.

Rimane la prova di ottima qualità, tecnica, agonistica e mentale, resta l'aver nuovamente mosso la classifica lontano dal fortino Friuli: nuove dimostrazioni servono sempre, ancora una volta i ramarri hanno fatto emergere chiaramente il loro reale punto di forza: essere un gruppo, avere un'anima.

E dire che l'inizio era stato da incubo. Pronti via e Dionisi disegna una parabola maligna su punizione dai venti metri: 1-0. Andati in vantaggio, però, i ciociari escono dalla partita: merito dei ragazzi di Tesser che, passato lo stordimento iniziale, spingono con sempre maggiore convinzione.

Fino a trovare il meritato pareggio: corre il 29', Gavazzi calcia dalla distanza, Bardi non trattiene e Candellone in spaccata trova il primo gol in Serie B.

In avvio di ripresa Frosinone nuovamente pericoloso, ma a mettere la testa avanti è il Pordenone grazie a una magia di "Harry Potter" Pobega. Discesa di Gavazzi sulla destra e conseguente cross, la mezzala irrompe a centro area e al volo d'esterno sinistro batte Bardi: un gol da cineteca, da vedere e rivedere.

Quindi sale in cattedra Pezzuto. Prima assegna un rigore per un contatto Gavazzi-Brighenti che in realtà non c'è: Ciano si fa parare il tiro da Di Gregorio, per poi correggere in rete: 2-2. Tesser si gioca la carta Bocalon, al debutto in neroverde.

Il match assume i connotati di una battaglia: i ramarri non hanno paura, anzi, cercano con forse ancora maggior convinzione rispetto al Frosinone il successo. Che non arriva. Peccato, ma è un grande Pordenone.

Massimo Pighin

FROSINONE – PORDENONE 2-2

GOL: 2′ Dionisi, 29′ Candellone, 54′ Pobega, 62′ Ciano

FROSINONE (3-5-2): Bardi; Brighenti, Ariaudo, Capuano; Paganini, Gori (59′ Rohden), Maiello, Tabanelli, Beghetto; Ciano, Dionisi (87′ Citro). A disposizione: Iacobucci, Bastianello, Haas, Salvi, Novakovich, Vitale, Szyminski, Trotta, Krajnc, D’Elia. Allenatore: Nesta

PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio; Semenzato, Camporese, Barison, De Agostini; Misuraca, Burrai, Pobega; Gavazzi (90′ Mazzocco); Strizzolo (71′ Bocalon), Candellone. A disposizione: Bindi, Stefani, Vogliacco, Chiaretti, Pasa, Zanon, Bassoli, Zammarini. Allenatore: Tesser

Arbitro Pezzuto di Lecce, assistenti Scatragli di Arezzo e Rossi di Rovigo. Quarto uomo Rutella di Enna.

NOTE: angoli 2-6. Ammoniti Ciano, Paganini, Burrai, Dionisi, Capuano, Citro. Recupero: 1′ pt, 4′ st.

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