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Pordenone, Ciurria suona la carica: “Contro lo Spezia vogliamo vincere”

Redazione

L'attaccante, al rientro dopo un infortunio, è un ex. "Se segno non esulto, ma quello che conta sono i tre punti: giocheremo a viso aperto"

Quella di sabato non sarà una partita come le altre per Patrick Ciurria. L'attaccante del Pordenone, che torna a disposizione di Tesser dopo un mese lontano dal campo a causa di un problema fisico, ha mosso i primi passi tra i professionisti con lo Spezia, che nella stagione 2013/14 lo prelevò dai dilettanti.

Per questo ci tiene a fare bene, anche se, qualora dovesse segnare, non esulterebbe. "Sono un giocatore del Pordenone e penso al Pordenone - ha detto Ciurria -, ma in caso di gol non festeggerei per rispetto di una società e di una città che mi hanno dato molto".

Tra le altre cose, anche il soprannome. "Hanno iniziato a chiamarmi "Fante", che nel dialetto spezzino vuol dire ragazzo. Ho tanti bei ricordi di quel periodo: scelgo l'esordio, in Coppa Italia contro il Genoa. Non lo dimenticherò mai".

Chiuso l'album dei ricordi, Ciurria ha rivolto lo sguardo al presente. "Contro il Pescara abbiamo vissuto una giornata no: può succedere. Dopo la partita di sabato ci siamo detti di pensare subito alla prossima: ci stiamo allenando al meglio per affrontare una squadra in salute, in uno stadio "caldo" come il Picco".

"Lo Spezia è una buona squadra - ha proseguito -, con tanti giocatori di qualità. Lo ha dimostrato anche a Crotone, allungando una serie positiva che dura da un pò. Non sarà facile, ma andremo là per vincere: loro sono compatti, ma noi giocheremo a viso aperto".

Sulle sue condizioni: "Mi sento bene, finalmente sono pronto, da inizio settimana mi sto allenando con la squadra: do il massimo per recuperare, ho voglia di tornare a giocare. Posso assicurare che il Pordenone è in salute: lo si capisce anche dall'intensità degli allenamenti".

Bocalon lo ha colpito positivamente. "Ha esordito da titolare nella nostra peggiore giornata, ma ha comunque messo in mostre le sue qualità. E' un combattente nato, in area è devastante. Me lo ricordo dai tempi in cui ero allo Spezia: in un quarto di finale di Coppa Italia contro l'Alessandria entrò sull'1-0 per noi, segno due gol e l'Alessandria giocò la semifinale a San Siro contro l'Inter".

"Non guardo i gol, non sono uno che ha mai segnato molto. Certo è che quest'anno vorrei segnare il più possibile, per aiutare la squadra, anche facendo assist. Mi piace giocare da seconda punta, girando attorno alla nostra boa".

Massimo Pighin