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Zappa e Galano lanciano il Pescara: primo ko al Friuli per il Pordenone

Foto Pordenonecalcio.com

Il Delfino si impone 2-0: le reti nella ripresa. Brutta prestazione della squadra di Tesser

Redazione

Dopo otto vittorie e due pareggi, crolla il fortino Friuli: il Pescara supera 2-0 il Pordenone, che incassa il primo ko casalingo in uno dei pomeriggi più difficili di questa stagione. Successo meritato per gli uomini di Legrottaglie, che vede più vicina la conferma sulla panchina del Delfino dopo aver preso il posto, lunedì, del dimissionario Zauri.

Sarà perché la squadra di Tesser ha abituato bene i suoi tifosi, sarà perché si pensava che i neroverdi riuscissero a incanalare la rabbia per il successo sfumato di Frosinone, ma oggi i ramarri hanno deluso. Beninteso: una giornata storta può capitare a chiunque. Il Pordenone l'ha trovata a cospetto di un bel Pescara.

Tesser non può schierare Candellone dall'inizio a causa di un problema accusato dall'attaccante durante il riscaldamento, così davanti si affida a Bocalon - all'esordio dal primo minuto - e Strizzolo. Dietro di loro gioca Gavazzi, mentre Zammarini viene preferito a Misuraca come mezzala destra.

Legrottaglie risponde con un 3-4-2-1 che diventa all'occorrenza 3-5-2, in cui Galano e Machin sono chiamati a ispirare Maniero. Sulle corsie agiscono il giovane Zappa (a destra) e l'esperto Del Grosso.

Parte meglio il Pescara: manovra a due tocchi, buona circolazione di palla, sincronismi oliati sulle corsie esterne, elementi cui la squadra di Legrottaglie unisce la capacità di creare densità in fase difensiva, situazione che toglie ossigeno e metri al Pordenone.

Che, infatti, fa fatica. Burrai non sembra nella sua miglior giornata, il fraseggio è lento e non si traduce mai in qualcosa di pericoloso. Così i lanci diventano la soluzione inevitabile, ma non capace di portare risultati migliori.

Dal canto suo, il Delfino tesse una fitta tela e appena può prova a far male. Prima ci prova Memushaj, quindi Maniero e per due volte Galano. In mezzo Bocalon calcia alto un buon filtrante di Gavazzi.

Piacciono di più gli abruzzesi, ordinati, attenti e propositivi, mentre i ramarri non ingranano. Si va al riposo sullo 0-0, ma il Pordenone - pur senza aver corso rischi trascendentali - appare in difficoltà.

La sensazione diventa certezza a inizio ripresa: in sette minuti il Pescara fa sua la sfida. Accade dopo il peccato di egoismo di Bocalon, il qual anziché servire il liberissimo Strizzolo tenta la soluzione personale, vanificando una buona opportunità.

Al 6' il Pescara passa. Zappa serve Maniero sulla trequarti e si invola verso l'area, si vede restituire il pallone e salta un non irreprensibile Barison, prima di superare Di Gregorio con un delizioso tocco sotto.

Il Delfino vola sulle ali dell'entusiasmo: Galano colpisce il palo con un bel sinistro a giro. Lo stesso fantasista al 13' scrive la parola fine sul match, e lo fa nel modo per lui più inusuale. Corner dalla destra di Memushaj, l'11 è libero di colpire di testa e non sbaglia: 2-0.

Nel frattempo Tesser ha fatto tre cambi, nel tentativo di scuotere i suoi. Che non si scuotono: gli abruzzesi controllano senza patemi, solo nel finale il Pordenone si rende pericoloso con una bella punizione di Almici e un tiro da distanza ravvicinata di Barison. Troppo tardi, per una volta la festa al Friuli non è del Pordenone.

Massimo Pighin

PORDENONE – PESCARA 0-2

GOL: 51′ Zappa, 58′ Galano

PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio; Almici, Camporese, Barison, De Agostini; Zammarini (57′ Misuraca), Burrai, Pobega; Gavazzi (55′ Chiaretti); Strizzolo (56′ Candellone), Bocalon. A disposizione: Bindi, Passador, Stefani, Vogliacco, Semenzato, Pasa, Mazzocco, Bassoli. Allenatore: Tesser

PESCARA (3-5-2): Fiorillo; Drudi, Scognamiglio, Bettella; Zappa, Memushaj, Palmiero (88′ Bruno), Machin (91′ Bocic), Del Grosso; Galano, Maniero (68′ Crecco). A disposizione: Kastrati, Farelli, Ciofani, Borrelli, Melegoni, Masciangelo. Allenatore: Legrottaglie

Arbitro Sacchi di Macerata, assistenti Palermo di Bari e Grossi di Frosinone. Quarto uomo Carrione di Castellammare di Stabia.

NOTE: angoli 4-3. Ammoniti De Agostini, Camporese, Palmiero, Barison. Recupero: 0′ pt, 6′ st. 3.716 spettatori (di cui 1.463 abbonati) per un incasso complessivo di 30.385 euro.

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