rubriche editoriali 2

Balo da sola

Una società in preda a grossi grattacapaci, che si ritrova a dover rinforzare la rosa a meno di 10 giorni dalla chiusura del mercato, non ascoltando l'umore dei tifosi e non capendo ancora le reali necessità di questa squadra

Paolo Minotti

Era il 28 febbraio 2010, al Friuli arriva l'Inter di Mourinho esiliato in tribuna perchè squalificato, l'Udinese passa in vantaggio dopo appena due minuti di gioco, Di Natale imbecca Pepe con un assist al bacio, l'ala destra infila Julio Cesar. Passeranno solo quattro minuti quando Maicon serve Balotelli, l'allora diciannovenne, dalla trequarti lascia partire un bolide che inchioda Handanovic portando l'Inter sul 1-1. La partita finirà 2-3 purtroppo, per i nerazzurri segneranno ancora Maicon e Milito, mentre Di Natale accorcerà su rigore.

L'esordio al Friuli del promettente SuperMario aveva colpito tutti.

L'Udinese sembra isolarsi sempre più dal mondo che la circonda, giocatori che non gradiscono il passaggio in bianconero, trattative che non si concludono per qualche spicciolo, difficoltà a cedere quelli che al momento non trovano spazio e quelli che Iachini continua a schierare chiudendo la possibilità ad altri giovani di essere utilizzati, in tutto questo arriva la voce di un possibile interessamento per Mario Balotelli.

Sono passati sei anni da quel primo gol a Udine e le profezie di Mou sul talento di colore si sono avverate tutte, come una maledizione, dalla mancata crescita caratteriale e d'esperienza fino all'uso di un solo neurone quando c'è da usare la testa.

Eppure l'accostamento all'Udinese ha stimolato il popolo bianconero, c'è chi ha espresso pareri positivi e chi naturalmente negativi, ma l'effetto “nome” ha ancora una volta fatto breccia tra i tifosi, il che dimostra come ci sia la voglia di vedere giocatori importati sul prato del nuovo Friuli ma appare abbastanza difficile questo possa realizzarsi, come per altri giocatori, tipo Gabbiadini o Zaza più volte accostati all'Udinese, se non c'è la volontà a priori da parte della società.

Una società in preda a grossi grattacapaci, che si ritrova a dover rinforzare la rosa a meno di 10 giorni dalla chiusura del mercato, non ascoltando l'umore dei tifosi e non capendo ancora le reali necessità di questa squadra, andando avanti per la propria strada e le proprie convinzioni.

Come dire, Balo da sola.

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