rubriche editoriali 2

Chi è con Gino Pozzo alzi la mano

Gino Pozzo ha parlato bene. Lo fa sempre ed è un vero peccato che siano così poche le volte che lo faccia, perché sa trasmettere entusiasmo e sa essere appassionato

Paolo Minotti

Dopo un lungo periodo e soprattutto dopo che lo ha fatto suo padre, il paròn, torna a parlare Gino Pozzo. Lo ha fatto attraverso il giornale locale, spiegando scelte e decisioni, rinunce e scommesse. Dalla scelta di liberare Thereau alla necessità di prendere Maxi Lopez, dall'addio di Karnezis alla conferma di Scuffet, fino al ritorno ad essere una squadra che lancia i giovani. Un modo per fare chiarezza ma anche per togliersi qualche sassolino nei confronti di quei tifosi che criticano senza nemmeno venire allo stadio, mentre da quelli sempre presenti, quelli come noi, quelli che sorreggono la squadra durante la partita, è disposto a lavorare per migliorare le cose se queste non vanno bene.

A parte la furbizia, di entrambi, di saper cogliere il momento giusto per rilasciare dichiarazioni, non certo dopo le prime due sconfitte di campionato ma a seguito della convincente prestazione contro il Genoa e gli elogi arrivati da ogni dove ai nuovi acquisti, Gino Pozzo ha parlato bene. Lo fa sempre ed è un vero peccato che siano così poche le volte che lo faccia, perché sa trasmettere entusiasmo e sa essere appassionato, anche più del padre, specialmente se viene intervistato dalla televisione. Ed è motivo di ulteriore dispiacere anche questa sua cronica distanza, forse ormai non più accorciabile, se non con il continuo tentativo di andare alla ricerca di qualcuno che gli faccia le veci.

L'ultimo, Manuel Gerolin, sembra essere quello giusto, in grado di fare da collante tra squadra, allenatore, società e tifosi, perché in fin dei conti anche lui è dei nostri e vederlo contro il Genoa agitarsi e scattare fuori dalla panchina un paio di volte per sostenere e incoraggiare i ragazzi o per protestare, ne è stata la dimostrazione. Ci vuole gente così, che abbia a cuore i colori dell'Udinese, che senta la maglia. Non a caso Pozzo jr ha citato Perica e Scuffet. Il primo per voglia e attaccamento alla maglia non ha eguali, il secondo friulano doc e tifoso bianconero questo sentimento ce l'ha nel sangue. Come l'allenatore. E allora adesso, chi è con Gino Pozzo, alzi la mano.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso