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Con la Fiorentina a porte chiuse. Speriamo anche quella di Musso

Possibile che il Milan peschi dalla panchina Rebic, la Fiorentina Vlahovic e l'Udinese non riesca a trovare un jolly tra Nestorovski e Teodorczyck?

Redazione

Ok tutto, restrizioni, quarantene, scuole chiuse, ma il calcio quello no, non toglietecelo. Lo sport più importante d'Italia vince anche contro il più pericoloso virus del momento e a meno di ulteriori critici sviluppi, e non ce lo auguriamo proprio, la partita di sabato pomeriggio contro la Fiorentina verrà disputata a porte chiuse. Giusto così.

Per l'Udinese però quella contro la viola sarà una partita particolarmente difficile, non solo perché la squadra dell'ex Iachini sta ritrovando punti e gol ma soprattutto perché l'ultima partita pareggiata a Bologna ci ha restituito una squadra in calo dal punto di vista fisico, del gioco, dell'intensità e dalla ormai cronica capacità di vincere. Non solo, a mettere nei guai ulteriormente Gotti è il forfait di Ken Sema, uscito anzi tempo dal terreno di gioco del Dall'Ara per una distorsione al ginocchio.

L'assenza dell'esterno svedese è di quelle importanti, principalmente perché era in ottima forma, poi perché dotato di grande corsa e velocità, uno dei pochi bravo ad attaccare la profondità e di mettere in difficoltà le difese avversarie, quello che il suo probabile sostituto, Zeegelaar, non è in grado di fare. Forse sarà l'occasione giusta per provare ad osare di più in fase offensiva, provando una soluzione diversa in quel reparto che fino ad oggi non è ancora riuscito a mettere in mostra completamente il suo potenziale.

Possibile che il Milan peschi dalla panchina Rebic, la Fiorentina Vlahovic e l'Udinese non riesca a trovare un jolly tra Nestorovski e Teodorczyck? In quella che sarà anche l'occasione per ricordare Davide Astori a due anni dalla sua scomparsa, si giocherà a porte chiuse.

Speriamo anche quella di Musso.

Minotti Paolo

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