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Non desiderare l’allenatore d’altri

Domenica sfida in panchina tra Donadoni e Colantuono, con l'attuale tecnico rossoblu da tempo ammirato da molti tifosi friulani che anche lo scorso anno lo avrebbero visto bene sulla panchina bianconera

Paolo Minotti

Da quando sulla panchina del Bologna si è seduto Roberto Donadoni, la squadra felsinea è uscita brillantemente dalle acque torbide della zona retrocessione, recuperando posizioni e sorpassando anche l'Udinese, raggiungendo la quota di trenta punti in classifica, tre in più dei bianconeri, motivo per il quale, lo scontro diretto di domenica al Friuli diventa di fondamentale importanza.

Ma non sarà solo la partita ad essere interessante, anche la sfida tra allenatori, perché è inutile girarci intorno, Donadoni è da tempo considerato dai tifosi friulani tra gli allenatori più adeguati a guidare la formazione bianconera.

Passato vincente da calciatore, ha avuto alcune difficoltà agli inizi come allenatore, ma è riuscito a prendersi grandi soddisfazioni negli ultimi anni grazie a capacità tecniche, alla perseveranza, alle grandi doti umane e soprattutto alla serietà.

Qualità che non sono passate inosservate, specialmente qui a Udine, dove dopo l'addio di Guidolin, in molti si auguravano il suo arrivo proprio per un discorso di continuità a livello umano e di cambiamento a livello tecnico.

Invece l'arrivo di Stramaccioni prima e di Colantuono poi, ha lasciato insoddisfatti in molti, anche se le colpe di stagioni anonime non sono loro, come abbiamo visto, ma  sono da dividersi tra tutte le componenti, società, giocatori e tecnici, eppure domenica saranno in tanti a fare il pensierino di poter vedere le panchine a parti invertite.

E' ingeneroso ? Forse

E' un peccato ? Sicuramente veniale.

In fin dei conti nel calcio non esiste alcun comandamento che dica di non desiderare l'allenatore d'altri.

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