rubriche editoriali 2

Non si può sperare di perdere per cambiare

Quale vero tifoso può essere così autolesionista? I bianconeri hanno assolutamente bisogno di punti

Paolo Minotti

E' compito della società prendersi le proprie responsabilità e sollevare dall'incarico l'allenatore se le cose non vanno bene, e al momento non si può certo dire che le cose vadano a gonfie vele. Questo campionato appena cominciato è già finito, detto proprio così tristemente, alla Sergio Endrigo, l'obiettivo ormai ovvio è racimolare più punti possibili per raggiungere velocemente la salvezza, e viste le chiare difficoltà di almeno tre squadre alle nostre spalle, meglio approfittarne al più presto per prenderne le distanze ed evitare rischi e pericolose sorprese.

L'Udinese di Gigi Delneri non piace, questo ormai è evidente, e se comunque continueremo a volergli bene e ad apprezzarlo a livello umano, la maggior parte dei tifosi lo vede lontano da quello che sarà il futuro dei bianconeri. Già ora c'è voglia di cambiamento, è vero, la delusione per le numerose sconfitte è tanta, e va a sommarsi a quella per le stagioni precedenti, ma sperare di perdere per cambiare no, quello no.

I bianconeri hanno assolutamente bisogno di punti, che arrivino di fortuna, come contro il Sassuolo, o meno non conta. Quale vero tifoso può essere così autolesionista? Il trend della squadra si conosce, arriveranno altre vittorie a risollevarci e a tenerci a galla e poi di nuovo altre sconfitte a demoralizzarci e preoccuparci, un cammino che ha maggiormente stancato che entusiasmato.

Non c'è il salto di qualità, non c'è stato l'anno scorso e non ci sarà nemmeno quest'anno. E' normale che il mister sia in discussione, come lo è stato negli anni precedenti, anche se le colpe non sono tutte sue, ma in parte si.

Domenica arriva l'Atalanta, una squadra temibile, la speranza è di vincere e di aumentare i punti in classifica, non di perdere per cambiare. Poi sarà quel che sarà.

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