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rubriche editoriali 2
Sarà capitato anche a voi di imbattervi su 7Gold o Telelombardia, a guardare Diretta Studio o Qui Studio a Voi Stadio. I milanesi li chiamo io, quelle trasmissioni sportive che vedono la partecipazione come ospiti fissi giornalisti-tifosi delle squadre più seguite, Milan, Inter, Juve e da qualche anno Roma, Lazio e Napoli.
Telecronache al limite del delirio, dibattiti al limite della rissa, tra i giornalisti delle squadre più amate, ma anche più odiate dal resto d'Italia, dove il grottesco, la partigianeria e il commento a senso unico è il filo conduttore ad ogni puntata, dove le altre squadre sono trattate come inferiori e vittime sacrificali.
Ma non sempre è così.
Qualche soddisfazione, anche noi dell'Udinese ce la siamo tolta, e vedere rodere dal fastidio per la sconfitta questi signori è una tra le gratificazioni migliori.
Tra i più famosi giornalisti-tifosi del Milan, c'è Tiziano Crudeli, urla, pianti, esaltazione, frecciate ai cugini interisti sono il suo cavallo di battaglia, che lo hanno reso famoso e portato ad essere un vero e proprio personaggio.
Per evitare tutto questo, compreso le esultanze ad ogni gol, vere e proprie umiliazioni, l'Udinese dovrà affrontare il Milan con grande determinazione, prestando molta attenzione ai suoi giocatori più pericolosi, in primis il capocannoniere della squadra Carlos Bacca, e agli inserimenti dei vari Honda, Bertolacci, Kucka, Bonaventura, giocando corti e trovando gli inserimenti sulle corsie laterali.
E quando capita l'occasione per fare gol, sotto porta bisogna essere cattivi.
Anzi, Crudeli.
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