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Sassuolo a un passo dal baratro: il focus sulla crisi neroverde

Arriva a Udine in cerca di punti salvezza il Sassuolo. A pari punti con la terzultima, gli emiliani devono far fronte alla propria astinenza realizzativa.

Redazione

Se il momento dell’Udinese non si può definire dei più rosei, è tetro l’avvio del nuovo anno per il Sassuolo prossimo avversario dei bianconeri sabato al Friuli. Nel 2018 i neroverdi hanno collezionato ben cinque sconfitte e tre pareggi senza mai riuscire a centrare la vittoria: un ruolino di marcia che ha costretto il club emiliano a occupare l’ultimo spot valevole per guadagnare la permanenza in A. Con 24 punti, infatti, gli uomini dell’ex Beppe Iachini procedono a braccetto insieme a Crotone e Spal, l’Hellas sull’uscio a 22, Chievo e Cagliari in allerta a 25 e 26. Tra queste formazioni, la Spal è l’unica senza un match da recuperare, avendo giocato nella serata precedente alla tragedia a tutti ahinoi nota.

E dire che il mese di dicembre pareva il più indicato per la rinascita di Berardi e compagni. Dal match casalingo vinto al Mapei, avversario il Crotone, la squadra neroverde aveva inanellato un tris di risultati utili in cui spiccano il successo casalingo sull’Inter e l’1-1 all’Olimpico, sponda Roma. Rinfrancati dunque dall’immediato effetto Iachini – l’esonero del predecessore Cristian Bucchi risale allo 0-2 interno per l’Hellas Verona di fine novembre – il Sassuolo è stato poi trascinato, suo malgrado, nella telenovela mediatica con protagonista il classe ’93 Matteo Politano, attaccante accostato in inverno prima al Napoli e in seguito alla Juventus. Alla fine il giocatore non si è mosso, ma i suoi pensieri, quelli sì, potrebbero già da tempo aver lasciato il club neroverde. A rivelarlo, o se non altro a suggerirlo con velata malizia, il rigore fallito la scorsa giornata nello scontro salvezza di fronte alla Spal del portierino friulano Alex Meret. È stato proprio quest’ultimo a ipnotizzare il calciatore romano negando ai padroni di casa una ghiotta occasione per portarsi in vantaggio. Non un problema isolato quello del rigore fallito da Politano: in stagione sono già sei i tiri dal dischetto sbagliati su nove tentativi concessi.

Non segna dagli undici metri e, in generale, fatica a trovar la porta questo Sassuolo, dove i top scorer Politano e Matri hanno soltanto tre gol all’attivo – Domenico Berardi due, come il nuovo arrivato Babacar: che il ventitreenne debba cambiare aria per esplodere una volta per tutte? – e la difesa sembra aver perso quello smalto sul quale, in passato, gli emiliani avevan gettato le basi di una scalata conclusasi addirittura con la qualificazione in Europa League nel 2016. I sette gol subiti allo Stadium di Torino sono più che un campanello d’allarme: in queste giornate che portano a maggio i ragazzi di Iachini sono chiamati a compiere il maggiore sforzo della loro storia nel massimo campionato. Affinché tale storia non si chiuda a fine stagione.

"Simone Narduzzi

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