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Sondaggio verso l’Udinese: i tifosi vogliono Gotti

Udinese: mister Luca Gotti

Solo Guidolin (di pochi voti) supera Luca Gotti nel sondaggio di Mondo Udinese. Un segnale chiaro indirizzato al club bianconero

Monica Valendino

Quasi un plebiscito: su quasi 7 mila votanti, Luca Gotti sta ottenendo un consenso strabiliante, se considerato che si è seduto sulla panchina dell'allenatore solo due volte (con due vittorie), mentre prima era l'uomo ombra. Importante, ma non di certo mediatico.

Ma i tifosi Friulani sono un  popolo che guarda subito a certi particolari: l'umiltà con cui si è proposto, la sostanza che ci ha messo, la preparazione e soprattutto il fatto che ha detto e ribadito che non è attaccato ai soldi o alle poltrone come va di moda oggi giorno o di dire: a lui piace fare il vice e vorrebbe tronare al suo ruolo finita l'emergenza.

Il punto è che l'Udinese non ha in mano nessuna alternativa. E nessuna che piaccia davvero ai tifosi. Certo Guidolin sarebbe il sogno (34 per cento delle preferenze sul 30 che sta ottenendo Gotti), ma il tecnico di Castelfranco appare solo un miraggio. Non di certo perché non vorrebbe tronare a Udine, ma quello che fu il Progetto ora sembra sfumare dinanzi a problemi che il club si porta dietro da un lustro. Poi pare vecchi attriti con parte della proprietà, una delusione (Granada) e forse anche la delusione di aver visto ingiustamente sfumare la panchina della Nazionale per far posto a Ventura. Oggi Guidolin tornerebbe in campo solo per una squadra ambiziosa e dove può lavorare secondo i suoi metodi.

Gli altri? Nessuno nel sondaggio sembra ottenere davvero un consenso tale da poter dire che sarebbe  la scelta gradita dal popolo: Carrera il 10 per cento, Ballardini l'8, Zenga il 7, Di Biagio il 6. Questo del resto sono i nomi che circolano e che sembrano veritieri a meno di sorprese.

Forse qualcosa cambierebbe se l'Udinese cercasse qualcuno che sa il fatto suo e che ha a cuore il Friuli: Bertotto, Calori, Vanoli. Tre nomi buttati nella mischia che certamente non dispiacciono ai tifosi, anzi. La mancanza di un riferimento in squadra con tanti giocatori stranieri (troppi aggiungiamo senza remore), tecnici che sembrano presi solo perché a basso costo e accettano clausole e clausolette che oggi giorno vanno tanto di moda.

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Se l'Udinese non vuole passare un altro anno a soffrire è bene che ponderi la scelta. Gotti piace eccome, ma se proprio la sua posizione rimane irremovibile non si aspetti tempo. si cerchi qualcuno che sappia fingere anche da tramite con il pubblico perché il legame è sì fitto (lo dimostra l'attaccamento nonostante certe figuracce che ogni anno mettono a dura prova il cuore dei tifosi), ma serve una svolta. Basta chiudersi a riccio per far spazio a sponsor: si ricomincia  essere l'Udinese, la squadra che va alle cene dei club, la società che apre gli allenamenti al pubblico (perché nascondersi ai tempi del digitale è un po' anacronistico), un allenatore che sappia essere una guida "spirituale" non solo per giocatori smarriti dinanzi a una rosa troppo vasta e livellata, ma anche per la gente friulana che pretende finalmente un progetto sportivo e non solo economico.

Il sondaggio parla chiaro, i voti sono sotto gli occhi di tutti. quasi 7 mila persone non si possono trascurare, a meno che non si abbia l'arroganza di avere la verità in mano. si cerchi di convincere Gotti per l'uomo prima del tecnico, ma se proprio vorrà fare il vice si abbia il coraggio di affiancarlo a chi a Udine ha fatto la storia e non ai soliti nomi esotici  e spacciati come ricercati da anni. Suvvia ricordate le parole verso Velasquez, che pure non aveva fatto poi così male? Lo seguivamo da un anno. Forse gli hanno messo paura ha detto allora qualche malizioso.

 Non si cada nello stesso errore. Si parla di Giampaolo per il prossimo anno.Ottimo: ma serve che il club torni a dare in mano a Marino tutta la gestione, scartando alcuni procuratori invadenti dalle scelte sui giocatori. E serve che si abbia il coraggio di offrire all'allenatore libere scelte proteggendolo anche dalle inevitabili proteste di qualcuno. Se manca questo nessuno può fare molto in una rosa difficile ed eterogenea.

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