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Udinese, il vecchio che avanza

La prima uscita dell'Udinese non ha convinto, del resto la squadra schierata era quella dell'anno scorso per 60 minuti

Paolo Minotti

Iachini guarda al futuro schierando per quasi 60 minuti la formazione più vecchia possibile contro i russi dello Krasnodar, la speranza è che lo abbia fatto per vedere chi della vecchia guardia può ancora dare il suo contributo, perchè a parte il buon approccio di Widmer, Badu e Thereau e il risultato finale di 2-2, si sono visti i soliti errori e i soliti Lodi e Kone a rallentare la manovra.

Fa specie come i bianconeri abbiano subito i gol russi su quei movimenti tanto provati in allenamento, rischiando anche in altre occasioni di subire gol. Tutte quelle situazioni ripetute a difesa schierata con palla coperta e scoperta,  salendo o scappando a seconda di com'è messo il portatore di palla avversario, facendo attenzione ai tagli e agli inserimenti, si sono vanificate diverse volte nell'arco della partita.

Calcio d'estate ok, amichevoli ok, gambe pesanti e fiato corto ok, ma ci si aspettava più attenzione, e soprattutto qualcosa di nuovo, quel nuovo gettato nella mischia solamente nel secondo tempo, un po' a casaccio, tanto per fare minutaggio.

Teniamo buono il risultato, in fin dei conti non perdere è già confortante, specialmente contro una squadra avanti con la preparazione come quella del Krasnodar

Ora si attende la prossima partita contro l'Union Berlino per capire se Iachini ha già in testa la sua idea di formazione, ovvero quella del primo tempo, o mischierà le carte inserendo Jankto e Angella, tra i migliori della ripresa, e magari Fofana.

 

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