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Udinese: toccato il fondo, si inizia a risalire?

Giacomo Angelin

Domenica scorsa è stata scritta una delle pagine più nere della storia dell'Udinese degli ultimi vent'anni, con la sconfitta interna contro la Roma e la dura contestazione dei tifosi a fine partita che ha portato all'esonero di mister Colantuono.

Qualche giorno fa un mio collega mi aveva scritto prima della partita contro la Roma:"O domani reagiscono e fanno la partita della vita, o fanno saltare Colantuono dopo un'altra brutta sconfitta". Anche io ero dello stesso parere che alla fine si è rivelato fondato. La situazione era infatti chiarissima a tutti, le cose non potevano continuare in quel modo. Serviva un segnale forte da parte della società, come avevamo già scritto, per riprendere in mano la situazione e la squadra. Il segnale è stato probabilmente tardivo, ma almeno c'è stato. La dirigenza poi non aveva scelta visto la protesta dei tifosi e il distacco che si era creato con la squadra in questi ultimi mesi, cosa che a Udine non è mai successa, almeno in questa misura.

Gli stessi tifosi allo stadio alla fine della partita (come anche all'inizio) hanno dato vita a una dura contestazione nei confronti dei giocatori che sono andati a scusarsi sotto la curva, lo sfogo della tifoseria non era però diretto solo ai calciatori, ma anche ad allenatore e dirigenza, che però in quel momento non erano presenti, in particolare il mister che era subito rientrato negli spogliatoi. Nemmeno i giocatori si aspettavano una reazione del genere, tanto che un uomo che non ci saremmo mai immaginati come Danilo, bianconero ormai da cinque anni e spesso capitano della squadra, ha reagito alle offese (forse ingenerose nei sui confronti), salvo poi scusarsi il giorno dopo come ogni persona corretta che si accorge di aver sbagliato e chiede perdono.

Prontamente è arrivato quindi l'esonero di mister Colantuono che, nonostante non sia la soluzione a tutti i problemi della squadra, era inevitabile. Al suo posto torna dopo ben 15 anni Luigi De Canio, tecnico esperto che sembra entusiasta di rimettersi in gioco e dimostrare che vale ancora tanto. E' sicuramente prematuro fare dei giudizi sulla scelta della società e sicuramente non basteranno una o due partite per giudicare il lavoro del nuovo tecnico, ma si spera che possa almeno dare una scossa alla squadra in modo che entri in campo con la grinta necessaria e con la voglia che chiedono i tifosi. Ormai bisogna pensare solo a salvarsi e a cercare di strappare punti a tutte le squadre con le unghie e con i denti, il resto passerà tutto in secondo piano. Certo è che prima i giorni successivi al mercato estivo con l'acquisto dei parametri zero, poi il mercato di gennaio e infine questi giorni con l'esonero dell'allenatore hanno ufficialmente decretato il fallimento del progetto Udinese sul piano sportivo, almeno per quanto riguarda quest'anno. Detto questo, buona fortuna mister!