rubriche editoriali 2

Un passo indietro

L'Udinese non ha demeritato a Genova, ma è evidente che alcuni elementi non abbiamo avuto il passo degli assenti, risultando di fatto determinanti.

Paolo Minotti

Fernandes, Felipe e Badu erano senz'altro i giocatori del momento per l'Udinese e non averli potuti schierare contro la Samp è stato un po come andare incontro ad un destino già segnato.

De Canio ha dovuto fare di necessità virtù e quella schierata a Genova era praticamente la formazione di Colantuono. Forse con un pizzico di coraggio in più nell'atteggiamento e nello schieramento questa partita si poteva anche portar fuori, invece fin dai primi minuti si è vista una Sampdoria in palla in grado di mettere in difficoltà i bianconeri ogni qualvolta si affacciava al limite dell'area, in modo particolare con Quagliarella, autore di una partita pregevole.

Le premesse sono state un po disattese anche se nessuno si aspettava di replicare la partita con il Napoli, ma come già detto in precedenza, fin dalla lettura della formazione iniziale, le concrete possibilità di uscire indenni dal Ferraris erano scese al minimo. Eppure l'Udinese le sue occasioni le ha create ugualmente ma nel dna di alcuni giocatori in campo non c'è l'attitudine a velocizzare il gioco e ad essere pericolosi negli inserimenti, quindi la decisione di schierare Lodi e Hallfredsson contemporaneamente ha sicuramente agevolato i più rapidi centrocampisti blucerchiati che le due punte bianconere ad essere pericolose sotto porta.

Ora bisogna lasciarsi alle spalle velocemente questa sconfitta, recuperare chi non era disponibile con la Sampdoria e puntare dritti ai prossimi due incontri casalinghi con Chievo e Fiorentina.

Due partite da non fallire, perchè possono portare la salvezza anticipata e chiudere definitivamente questo angoscioso campionato.

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