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Una Pasqua con poche certezze ma tante speranze

Per l'Udinese il cammino verso la salvezza rimane in salita, tuttavia l'arrivo di De Canio ha restituito il giusto entusiasmo e quel pizzico di convinzione che mancavano alla squadra. Dare continuità alla buona prova con il Sassuolo sarà...

Castellini Barbara

In un giorno di festa che profuma di primavera, cosa potrebbe desiderare un tifoso dell'Udinese? Forse di aprire l'Uovo di Pasqua e trovarci quei 9 punti che separano ancora la sua squadra del cuore dalla serie A 2016-2017. Il cammino dei bianconeri verso la salvezza, infatti, è ancora ricco di insidie e non c'è nulla di scontato. Ecco perché da adesso - in realtà questo discorso valeva già da prima - ogni gara rappresenta una finale, un'occasione per aumentare il bottino e avvicinarsi all'obiettivo. Inutile ricordare per l'ennesima volta gli errori commessi o rimpiangere tutti i punti persi, soprattutto quelli andati a vantaggio delle dirette concorrenti. Attendiamo il 16 maggio per critiche, bilanci, polemiche; adesso bisogna guardare avanti e raccogliere le ultime energie per evitare il peggio.

Di certezze al momento ce ne sono poche. La squadra ha dei limiti strutturali importanti, ma anche delle qualità finora parzialmente espresse e un potenziale poco valorizzato. Rimettere ordine e individuare una colonna portante sarà fondamentale per uscire da questo periodo di crisi che si sta protraendo da diversi mesi ormai. E Luigi De Canio sembra essere partito con il piede giusto. Il tecnico di Matera non può essere visto come l'uomo della Provvidenza, bensì come il principio ispiratore per chiudere degnamente una stagione che si è maledettamente complicata. Già a Sassuolo si è visto un decisivo passo in avanti se non altro per l'approccio mentale: la squadra è scesa in campo più "leggera", meno tesa e questo ha favorito alcune giocate che si erano smarrite nelle uscite precedenti. Ovviamente tutto ciò non basta, è necessario che la squadra ritrovi continuità di prestazione e di risultati.

In tal senso il calendario non sembra favorire i friulani. Napoli, Sampdoria, Chievo, Fiorentina e Inter attualmente appaiono come ostacoli importanti (sulla carta, solo l'impegno con i veronesi al Friuli sembra essere un po' meno complicato). Tuttavia se la squadra riuscirà a ritrovare fiducia e consapevolezza dei propri mezzi potrebbe anche compiere qualche impresa. In passato è già capitato. Ma per riuscirci saranno fondamentali tre componenti da ritrovare in fretta: concentrazione, determinazione e spirito di sacrificio. Ogni elemento dello spogliatoio dovrà sentire addosso il peso (positivo) della responsabilità: ognuno può dare o togliere all'Udinese, dipende da come scenderà in campo, da quanta voglia avrà di combattere per la maglia che indossa e da quanto sarà disposto a mettersi in gioco per il bene comune. Giovani, veterani, italiani, stranieri adesso poco importa, tutti possono diventare protagonisti di un finale di stagione che si preannuncia particolarmente caldo. Condizione fisica e scelte tattiche passano in secondo piano per fare spazio alle motivazioni, l'unico vero motore che alimenta le vittorie. Ancora nove punti per mettersi al riparo, cominciamo a scartare l'Uovo?

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