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Di Natale-Toni: Attenti a quei due

76 anni in due per Di Natale e Toni, ma i vecchi leoni ruggiscono ancora. In attesa di passare dietro la scrivania il prossimo anno, il derby del Triveneto tra Udinese e Verona si scende ancora con loro in campo

Monica Valendino

Totò Di Natale e Luca Toni il prossimo anno spediranno dietro un scrivania: il primo forse per gestire il settore giovanile dell'Udinese, anche se molti lo vedono con lo stesso ruolo a Empoli, il secondo a Verona come dirigente.

Ma intanto in campo hanno ancora molto da dire. Chi li sottovaluta solo per quella data scritta sulla carta d'identità sbagli di grosso. Non saranno più quelle punte capaci di andare oltre quota 20 gol a campionato, ma ogni volta che giocano i difensori avversari sanno che se si distraggono potrebbero essere guai.

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Di Natale da Genova è uscito con le lacrime agli occhi. Altro che litigate o cavolate di questo tipo: il capitano era affranto per quel rigore sbagliato al 90, un rigore che poteva cambiare di molto la situazione in classifica in casa bianconera. Invece...Invece capita, come è capitato a Baggio o Baresi in rigori ancora più importanti.

19 gare giocare dal Capitano, una sola rete all'attivo, segnata all'andata col Genoa, 10 da titolare, 7 come sostituto. Troppo poco, ma con una squadra che fatica terribilmente a costruire gli attaccanti tutti stanno soffrendo. Certo è che i suoi gol mancano come il pane: uno che negli ultimi 5 anni ha messo a segno di media il 50 per cento delle reti della squadra oggi viene meno.

Col Verona tornerà titolare probabilmente, in un 4-3-3 inedito che da queste parti l'ultima volta lo si è visto solo con Pasquale Marino, il quale dopo la batosta col Napoli cambiò per passare alla difesa a tre. Altri tempi, ma l'ironia del destino è che oggi si cambia passando a quattro dietro dopo le troppe batoste prese.

Di Natale al centro dell'attacco, come piace a lui. Con accanto Fernandes e Thereau, che dovranno occuparsi un po' più della fase difensiva, quindi per Totò maggiore lucidità, deve solo pensare a  buttarla dentro.

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Dall'altra parte Luca Toni che dopo l'infortunio è tornato protagonista anche grazie all'arrivo in panchina di Gigi Delneri che ha rinvigorito lui e l'intero Verona. A inizio anno l'assenza di Luca e quella di Pazzini contemporaneamente ha inciso forse in modo radicale sul campionato che sarebbe poi stato.

Il suo ritorno alla stessa maniera sta incidendo in una rinascita che sa di speranza.

La gara di Udine è decisiva: vincere porterebbe i gialloblu a meno sei dai bianconeri. Capitan Toni è pronto a guidare compagni e attacco.

Finora 15 partite, 14 da titolare. Cinque reti, due nelle ultime due gare con Lazio e Chievo.

Insomma il vecchio leone ruggisce ancora. Nel 4-4-2 con Pazzini a fianco può sfruttare le sponde del compagno, ma anche fare da sponda. E il Verona sui cross è micidiale, e con Toni ha l'airone giusto a raccoglierli.

76 anni in due tra Di Natale e Toni, ma Udinese-Verona, derby  per la salvezza, saranno ancora protagonisti. Non è un caso: è la dimostrazione che dietro a loro ancora non c'è molto.

 

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