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Pordenone: La duttilità tattica al potere

Il Pordenone guarda al Padova con molte certezze e qualche dubbio di formazione. Le certezze arrivano dal gioco offre finora, collaudato e duttile. Il 4-3-3 o il 4-2-3-1 con marchio tedino piace a tutti, ai tifosi che si divertono e –...

Monica Valendino

Il Pordenone guarda al Padova con molte certezze e qualche dubbio di formazione. Le certezze arrivano dal gioco offre finora, collaudato e duttile. Il 4-3-3 o il 4-2-3-1 con marchio tedino piace a tutti, ai tifosi che si divertono e - soprattutto - ai giocatori che interpretano gli schieramenti praticamente già a memoria.

All'Euganeo ci sarà certamente Caio De Cenco: il bomber, infatti,  si è allenato regolarmente e e sarà in campo domenica. Assenti, invece,  Paolo Marchi e Matteo Mandorlini i quali dovrebbero tornare abili per la gara con  l'Alessandria, in programma al Bottecchia il 15 novembre.

Tedino riproporrà, quindi,  l’undici che ha asfaltato il Bassano. E come in quell'occasione, anche ora l'unico dubbio riguarda Cattaneo che agirebbe da esterno oppure da rifinitore in base allo schieramento. se sarà 4-3-3 (che oggi appare il più probabile) agirà da laterale con Finocchio e De Cenco.

Sul fronte Padova, il tecnico Scarlato dovrà fare a meno di Diniz, ma la novità data dal ritiro che scatterà dopo la rifinitura di domani. Insomma, per il Pordenone p giunto il momento di essere spietato e mettere fuori gioco una concorrente. Per continuare a volare e, perché no, a sognare.

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