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Tavian: “Con la Samp l’Udinese affronterà due avversari”

Nel match con i liguri, l'avversario più temibile per l'Udinese sarà la difficoltà di superare le proprie paure

Redazione

"Marco Tavian, allenatore e noto opinionista di Udinese Tv, presenta Udinese-Sampdoria in programma domani 30 settembre allo stadio Friuli:

"Mister, il match con la Sampdoria ha il sapore di un ultimatum per Delneri.

"La società ha ribadito la sua fiducia al tecnico friulano ma è ovvio che alla fine tutti sono valutati in base ai risultati raggiunti, come Ranieri, mandato a casa pur avendo realizzato il miracolo Leicester, o ultimo il clamoroso esonero di Ancelotti. La squadra, quando è in crisi,  è obbligata a dare al più presto dei segnali in mancanza dei quali il primo a pagarne le conseguenze è quasi sempre l'allenatore; oltretutto affrontare la sosta trascinandosi dietro malumori e tensioni è una situazione che lascia scoperti troppi punti critici.

"Giampaolo è reputato uno dei migliori allenatori in circolazione, concorda?

"Al suo esordio Giampaolo era uno dei giovani allenatori più promettenti. Dopo qualche anno non brillante in cui allena anche in Lega Pro, rilancia la propria carriera con l'Empoli, riconfermando successivamente le sue doti di tecnico alla guida della Sampdoria a cui permette, nella stagione 2016/17, di agguantare il decimo posto. Ma non è all'avversario che ora dobbiamo guardare. Domani l'Udinese affronterà due partite: una con il club ligure che sta vivendo un momento di grossa spinta, l'altra, quella più importante, con sé stessa. La posta in palio è ritrovare la capacità di esprimere tutto il proprio potenziale e soprattutto superare la paura che paralizza l'audacia di gioco facendo commettere ai giocatori errori grossolani pur di liberarsi di una palla che scotta. E' fondamentale che questa rotta vada invertita dimenticando il passato e tutti i timori trascorsi perché il risultato dipende da tanti fattori, a volte anche dalla fortuna, ma il livello della prestazione scaturisce esclusivamente dal giocatore indipendentemente dalla levatura dell'avversario.

"La Sampdoria avanza a trazione anteriore ma sa comunque difendersi molto bene, come riuscire a penetrare gli spazi?

"Sulla carta il nostro reparto difensivo è più forte, hanno sì un centrocampo e un attacco di qualità, ma quello che mi spaventa di più ora è lo stato di grazia che stanno attraversando, il loro momento di grande euforia. Per questo motivo, mai come ora, è importante che l'Udinese abbia il pubblico a sostenerlo incondizionatamente per tutti i novanta minuti, poiché sarà una partita di testa più che di piedi e la serenità di giocare sorretti dall'affetto dei tifosi si dimostrerà determinante; dopo si potranno scatenare a piacimento tutte le rimostranze del caso.

"Probabilmente Delneri userà un 4-3-2-1, è un modulo che condivide?

"Assolutamente si: il 4-3 non è modificabile mentre in attacco c'è più libertà di variare le posizioni. Jankto e Fofana si esprimono meglio in uno schieramento a tre, Lasagna ha dimostrato tutta la sua  validità come seconda punta giocando il più vicino possibile a Maxi Lopez, il quale è molto bravo negli spazi stretti. Occorre poi che De Paul, da giocatore con il tasso tecnico più alto qual è, cominci a caricarsi la squadra e a fare quindi giocate importanti per riuscire ad aprire la difesa avversaria. C'è da dire comunque che paghiamo ancora il lunghissimo dazio dei tanti infortuni dello scorso anno, di conseguenza ogni scelta che sulla carta sembra la migliore può alla fine rivelarsi errata.

"Il suo pensiero su due avversari vicini all'Udinese: Zapata e Quagliarella.

"Zapata, poco sopportato se non denigrato quando vestiva la maglia bianconera, ora spesso rimpianto e Quagliarella, che fece parte a Udine del trio delle meraviglie: la coppia è un tandem offensivo in cui i giocatori si intendono a meraviglia, con Fabio che sa perfettamente come approfittare del lavoro sporco portato avanti da Duvan; non è un caso se in due hanno già collezionato 6 reti stagionali. Speriamo solo che domani non si intendano così perfettamente.

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