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De Paul, pista inglese o spagnola. Walace, offerta fatta

In attesa ovviamente dei giudizi finali di agosto, ma intanto a fine luglio l'Udinese è ancora un cantiere che ha perso malamente alla prima col Ravenna.

Redazione

L'Udinese si continua a muovere sul mercato che per ora non ha portato grossi cambiamenti alla squadra salvatasi per il rotto della cuffia nelle ultime due giornate. Il cambiamento drastico necessario per ritrovare ambizioni e gioco è per adesso in pausa, in attesa anche di capire chi verrà ceduto altrimenti il rischio di una rosa vasta, omogenea per ruoli, eterogenea per etnie, mediocre tecnicamente c'è eccome.

Ecco perché se da un lato si sono offerti circa 6 milioni (8 con i bonus) all'Hannover per Walace (la risposta dovrebbe arrivare in settimana, ma attenzione ai russi dello Spartak che potrebbero offrire di più), dall'altro si cerca instancabilmente di accontentare De Paul a lasciare il Friuli. Lui vorrebbe la Champions come da lui stesso dichiarato giorni fa, ma le squadre che la giocano non vogliono spendere 30 milioni per un giocatore che a Udine ha avuto alti (pochi) e bassi (parecchi), con tanta tecnica, ma pochi gol. Da una punta o mezza punta qual'è lui ci si attende maggiore concretezza per questo le società tentennano al prezzo. In Italia come abbiamo sempre sostenuto anche in tempi non sospetti c'è solo la Fiorentina, apparentemente bloccata per ora. Così l'Udinese vagli ala pista estera. Nelle ultime ore ha preso quota il passaggio dell'argentino al Watford che così potrebbe girare Zeegalar ai bianconeri alla disperata ricerca di un laterale sinistro. Altrimenti rimane la Spagna per DE Paul, con il Valencia sempre pronto, anche se per ora defilato.

Stesso discorso per Fofana. In caso di arrivo di Walace con Mandragora, Barak, Jajalo il giovane Gueye 8via Watford) e Balic la linea centrali è più che coperta specie se Tudor riuscirà nell'intento di giocare col 4-3-3 o con il 4-2-3-1. Serviranno rincalzi, questo sì, ma non giocatori che arriverebbero con l'ansia di giocare titolari, altrimenti l'Udinese come nelle recenti stagioni si troverebbe a dover gestire uno spogliatoio polveriera dove tutti sono tecnicamente alla pari e quindi tutti (grazie a intercessioni di procuratori) pretenderebbero il posto.

Intanto Tudor deve accontentarsi di quello che ha, con Becao in difesa a giocarsela con Neutynk (dato anche lui per possibile partente), Samir, Ekong, Opoku e De Maio in difesa. Anche qui per ora senza terzini veri la difesa a quattro appare lontana. In mezzo se sulla destra c'è Larsen, sulla sinistra come detto c'è un vuoto con Pezzella con la valigia pronta per Parma.

Infine Nestorovski: attesa a ore la firma sul contratto. Tudor ha chiesto rinforzi in avanti, ma attenzione anche qui a non creare surplus. O arriva chi può fare la differenza come gol (l'ex Palermo non sembra uno da 15 reti a stagione) oppure c'è il rischio di creare pure qui malumori che poi Marino dovrà gestire come hanno tentato di fare i suoi predecessori e qui rischia di cadere l'asino. In attesa ovviamente dei giudizi finali di agosto, ma intanto a fine luglio l'Udinese è ancora un cantiere che ha perso malamente alla prima col Ravenna.

 

 

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