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Udinese, il mercato non è…Immobile

Il mercato dell'Udinese può sembrare immobile, fermo: ma ci sono molte trattative in atto, e se Ciro va al Napoli, Gabbiadini si sblocca. Ci sono, però, anche altri nomi per la punta, mentre a centrocampo si studia la situazione dopo i rientri...

Monica Valendino

Tanti nomi, tante presunte trattative, ma stringi stringi il mercato dell'Udinese sembra fermo: apparentemente, perché il club bianconero studia le strategie migliori senza fretta. Gli ultimi risultati della squadra di Colantuono hanno rasserenato non solo l'ambiente, ma anche la classifica, per cui certi ragionamenti si fanno con più calma.

Anche in virtù del fatto che i vari Guilherme, Kone e Zapata sono oramai recuperati, col solo colombiano che ancora non si sa quando con esattezza potrà essere convocato, ma che comunque lavora già in gruppo.

 

La priorità è reperire una punta, un giocatore di valore visto che a giugno Di Natale smetterà e serve anche qualcuno che possa garantire continuità. Non un nuovo Totò, sia chiaro, ma un attaccante che sappia andare a segno con regolarità e sappia essere complementare ai vari Thereau e Zapata.

Non è un compito facile, anche perché di questi tempi sembra che l'attaccante sia la merce più richiesta.  L'Udinese si ritrova spesso in concorrenza con qualcuno, per cui serve diplomazia, e magari qualche contropartita.

Così col Napoli si potrà andare a trattare Gabbiadini non appena De Laurentiis avrà portato sotto il Vesuvio Immobile (sogno a questo punto proibito per Pozzo), magari proponendo ai partenopei quel Zielinski che a giugno scatenerà un'asta molto probabilmente attorno a lui.

Su Gabbiadini (e su Immobile) c'è anche la Samp, che a sua volta potrebbe giocare la carta Soriano.

Sull'altra sponda di Genova, c'è quel Diego Perotti che Pozzo aveva già strappato a Preziosi in estate, ma per il Watford. Oggi sul giocatore c'è anche la Roma, che però sarebbe interessata anche a Ighalo, ma per adesso ha la priorità di capire il destino di Garcia.

Rimanendo a Nord Ovest il nome di Quagliarella risuona sempre prepotente quando lo si nomina in  Friuli: il Torino, però, prima di pensare a cederlo vuole prendere un'altra punta, per cui anche qui tutto è fermo.

Le alternative 'minori' portano ai nomi di Floccari e Floro Flores: sarebbero solo delle puntellature della rosa, però, non di certo dei primi attori. Non scombussolerebbero gli equilibri di spogliatoio, ma non sarebbero nemmeno quel top player che l'Udinese sembra volere. Sono però da monitorare, anche se Bologna, Carpi e Frosinone sono sulle loro tracce da tempo.

Altro sogno è Pepito Rossi, anche qui con la Fiorentina si potrebbe giocare qualche carta futura (Widmer), ma il giocatore ha un ingaggio decisamente fuori portata e servirebbe che accettasse una decurtazione non da poco.

Questa la situazione davanti, mentre a centrocampo si sta pensando prima a sfoltire, con Marquinho e Insua i primi nomi in partenza. Poi si valuterà il rientro di Guilherme e Kone: se sarà positivo non ci sarà urgenza, altrimenti si valuteranno alcuni nomi, come quelli già usciti di Padoin, KuzmanovicNocerino per intenderci.

Il mercato per ora è così, tante ipotesi, nessuna certezza: chiamatelo immobile se volete, ma in realtà non è così.

 

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