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Udinese, la Fiorentina si nasconde ma…Attenzione al Siviglia per De Paul

ome detto serve pazientare, per ora l'Udinese è fatta in attacco e in difesa con i titolari (o pseudo tali), mentre è il centrocampo. il vero nodo da sciogliere. Tokoz pouò servire, ma è tutto da valutare, servono investimenti di spessore per...

Redazione

La Fiorentina c'è su De Paul, anche se il neo direttore Pradè cerca di smorzare gli entusiasmi. Giochi di mercato. Meglio far finta di non avere interessi per poi lavorare sotto traccia, anche perché come spiegato nelle settimane scorse l'Udinese spara alto (30 milioni) e di contropartite non ne vuole, anche se molti giornaloni "sparano" nomi quasi curiosi.  "Il giocatore mi piace tantissimo ma non è raggiungibile ad oggi visti i costi. E come noi molte altre squadre non possono permetterselo . Con i cambiamenti abbiamo iniziato tardi, adesso ci mettiamo al lavoro a testa bassa cercando di fare il nostro meglio. Pensiamo allo snellire la rosa, poi penseremo agli acquisti", ha spiegato l'ex dirigente bianconero, che fa forse lo gnorri perché la nuova proprietà vuole vuole presentarsi con un biglietto da visita importante agli occhi dei tifosi e DE Paul lo sarebbe eccome. Per questo la trattativa prosegue.

Il giocatore vorrebbe l'Inter? Possibile visto che l'accordo con i nerazzurri sembrava cosa fatta già a novembre scorso, poi alcuni "intoppi" burocratici hanno frenato il tutto e l'arrivo di Conte non aiuta. Il tecnico ex Chelsea vuole una squadra logica e senza frivolezze e se a Spalletti DE Paul piaceva eccome a Conte non sembra interessare poi così tanto, anche se poi averlo come "jolly" in vista anche della Champions potrebbe servire. Il prezzo è alto anche per l'Inter che ha altri obiettivi per ora.

Rimane il Siviglia, che liquidità ne ha e l'argentino, infondo, non disdegnerebbe tornare nella Liga dove come gioco può spaziare maggiormente senza le rigidità tattiche italiane.

Tutto aperto con la consapevolezza che l'Udinese da lui, da Fofana e da Larsen vuole ricavare almeno 50 milioni a cui si dovrebbero aggiungere altri "spiccioli", chiamiamoli così, dai prestiti di ritorno che non interessano a Tudor.

Poi verranno gli acquisti veri. Fatta per Jajalo, fatta al 90 per cento per Becao e Nestorovski, ora il club si concentrerà soprattutto sulle fasce da rafforzare: si guarda come sempre al Sudamerica e all'Olanda, poi si deciderà. Per ora la vera "emergenza" è qui. Quindi si valuterà Balic che Tudor vuole lanciare definitivamente e nel caso in estate non ci siano risposte positive Pozzo si getterebbe su un mediano che sappia interdire e costruire.

Per ora la situazione rimane stabile quindi, il fine settimana di luglio non porterà grandi cose. Come detto serve pazientare, per ora l'Udinese è fatta in attacco e in difesa con i titolari (o pseudo tali), mentre è il centrocampo. il vero nodo da sciogliere. Tokoz pouò servire, ma è tutto da valutare, servono investimenti di spessore per rinforzare i ruoli nevralgici che hanno mostrato parecchi limiti non solo l'anno scorso.

 

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