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Udinese, una sbirciata al futuro

L’Udinese 2015-2016? Parte da due certezze: la prima è che, come promesso più volte da Paròn Pozzo, la squadra col nuovo stadio pronto, non verrà più smantellata (o meglio non verranno ceduti obbligatoriamente 2-3 pezzi), ma al massimo...

Monica Valendino

L'Udinese 2015-2016? Parte da due certezze: la prima è che, come promesso più volte da Paròn Pozzo, la squadra col nuovo stadio pronto, non verrà più smantellata (o meglio non verranno ceduti obbligatoriamente 2-3 pezzi), ma al massimo uno per far sì che si inizi davvero un ciclo di più anni. Poi, ovviamente, chi non gradisce Udine (vedi Muriel) è impossibile trattenerlo. Come farà a sopperire magari a offerte di grossi club (anche se non faraoniche come un tempo, perché soldi non ce ne sono né per i cartellini né per gli ingaggi), lo scopriremo.

La seconda certezza è la coppia Stramaccioni-Stankovic: sappiamo che a qualcuno rode di non aver azzeccato la schedina, ma in ogni caso il progetto è chiaro e va avanti. Oggi si semina domani si raccoglie, aggiustando ovviamente i difetti che quest'anno sono emersi e che per primo Strama ha più volte sottolineato.

IL SOGNO - Partiamo da quello che è un po' sogno, un po' necessità. Riportare Quagliarella Udine. Il club, o meglio la dirigenza, è rimasta colpita davvero dell'affetto che il pubblico di Udine ha mostrato verso l'ex beniamino ora al Toro. La riflessione è però più ampia: la duttilità di Quagliarella, a livello tecnico, darebbe a Stramaccioni (che a gennaio lo avrebbe davvero desiderato), la possibilità di giocare col tridente. Con Di Natale, probabilmente, che con l'amico tornato 'a casa', difficilmente lascerebbe l'Udinese. Un tridente che potrebbe completarsi in vari modi, con Fernandes, e Kone trequartisti, Thereau punta alla Poggi, Geijo boa alla Bierhoff, Aguirre e Perica che possono crescere senza pressioni e mostrare all'occorrenza le qualità. Un attacco che, nonostante sia anagraficamente non nei canoni dell'Udinese, potrebbe fare davvero la differenza in A, viste le tante soluzioni disponibili per Strama.

Il problema è però il Toro: Cairo non mollerà facilmente Quaglia, ma c'è il gradimento del giocatore e con questo il 50 per cento dell'affare, se si vuole può andare in porto. L?ingaggio? Non è un problema, il granata pur di tornare accetterebbe i canoni dell'Udinese, la quale ha risparmiato 4 milioni sul monte ingaggi rispetto all'esercizio delfino prima, per cui ha un 'tesoretto' da giocarsi.

WIDMER-I quotidiani nazionali scrivono, i media parlano, ma l'idea del club è trattenere lo svizzero: perché è giovane, perché questo è solo il primo campionato da titolare, perché ha tantissimi margini di miglioramento, e si sta adattando sempre più al ruolo che fu di Helveg, coprire e difendere.

HEURTAUX-La fascia destra però potrebbe perdere un pezzo. Chi ha detto che nessuno deve partire? Il candidato maggiore è il francese, maturato tanto e pronto a sentire le offerte che non mancano, magari anche dall'estero. Valore 15 milioni, che metterebbero a posto in parte il bilancio, con altri surplus che verranno ceduti.

NICO E MURIEL - Sono in prestito, ma a giugno difficilmente torneranno. L'Udinese per l'uruguaiano non pare voler esercitare l'opzione di riscatto, quindi 18 milioni sono garantiti per un giocatore che ha fatto panchina (tanta ) a Verona così come la faceva con Guidolin. Muriel è discorso a parte: soldi garantiti (12 milioni) per uno che non vuole Udine e  che Udine non vuole.

MEDIANA - Serve un regista, ma ciò non significa che non si aspetterà Guilherme. La società si attendeva forse qualcosa di più da lui, ma al primo anno non è mai facile imporsi. E' alla ricerca della sua dimensione, rimane, ma per evitare problemi è bene pensare di affiancargli qualcuno pronto. Battocchio sarebbe un nome fatto in casa, nazionale U21, Conte l'ha già elogiato. L'Udinese penserà a capitalizzare cedendolo o lo porterà con qualche anno di ritardo a fare il 'professorino', come lo aveva definito Guidolin?

Come mediano c'è Badu, per il quale Strama stravede: in base agli arrivi si deciderà se anche lui può essere il secondo sacrificato (in Inghilterra ha molti estimatori), oppure rimarrà ancora per diventare un giovane senatore.

Allan è altro giocatore che piace a molti: ma il rapporto con Strama è talmente buono che l'allenatore potrebbe convincerlo a non ascoltare offerte per cercare di costruire qualcosa di importante a Udine, però servono garanzie tecniche più che economiche. La sensazione è che se Pozzo terrà fede a quello che ha detto (perché dubitare?), il brasiliano rimarrà.  Ovviamente non scordiamoci che Fernandes e Kone possono giocare in mediana e su questi non c'è dubbio che rimarranno. Poi c'è Verre, alternativa a Battocchio eventualmente: oggi al Perugia sta facendo benissimo, anche qui la scelta è capitalizzare o portarlo a rinforzare la squadra. Fatte queste scelte si passa sulla sinistra, dove Pasquale sta confermando che è un uomo su cui si può sempre contare: non un campione, ma quel tipo di giocatori che offrono sempre continuità di rendimento. Poi Silva, che dopo un anno tribolato a causa dell'infortunio, potrebbe rilanciarsi definitivamente.

Non scordiamoci Edenilson, che taglierebbe la testa la toro: la mezzala destra potrebbe essere il compagno di Allan ideale, è in prestito al Genoa, potrebbe essere lui il rinforzo più appetito. Infine Piris, altro confermassimo, che può agire, come si è visto, in più zone.

LE ALTERNATIVELayun e Insua, presi e girati il primo al Watford e il secondo al Granada. Entrambi stanno facendo bene, il primo è come Piris, può giocare sia a destra sia a sinistra, il secondo solo a destra. Certo è che con la partenza probabile di Heurtaux, dietro a Widmer uno dei due almeno  dovrebbe rientrare a Udine.

LA DIFESA detto di Heurtaux, il sogno dei tifosi, insieme a Quagliarella, sarebbe rivedere Angella che tornerebbe anche lui di corsa, ma se il Watford va in premier avrà bisogno di giocatori forti che anche in Premier possono fare la differenza. Altrimenti i nomi per sostituire eventualmente il francese vanno cercato in giovani da lanciare, da abbinare ai confermati Piris, Danilo e Wague.  Di certo è un reparto sul quale si dovrà ragionare, con Bubnjic che non sembra convincere ancora del tutto.

I SENATORI A VITAPinzi, Domizzi e Di Natale, senatori a vita, alla faccia della riforma Renzi. Il discorso Di Natale è il più complicato: perché la scelta sul suo futuro dipende da lui e, come detto, forse dal sogno di poter giocare ancora col suo amico di sempre, Quagliarella. Per gli altri due la volontà di chiudere a Udine la carriera, pronti sia in campo sia negli spogliatoi a svezzare i giovani. Uno spogliatoio senza queste figure, con tanti giovani o giocatori ambiziosi, è da tenere con le briglie e non tutto il lavoro va diretto verso l'allenatore e il direttore sportivo.

Ma se dovesse davvero mollare Totò? Rovini sembra la soluzione interna più logica, da tempo è considerato il suo erede.

PORTIERI Il reparto con più dubbi: Scuffet sarà il giovane da lanciare, il friulano di nuovo simbolo? La domanda non è scontata, perché Karnezis sta facendo benissimo, ha offerte da club  importanti, ma l'Udinese se vuole crescere ha bisogno di certezze per quel ruolo e c'è da capire cosa dirà Nista sul caso. La sua parola, ovviamente come consiglio, potrebbe essere determinante. Senza scordare che Brkic potrebbe tornare, specie in caso di retrocessione del Cagliari, così come Kelava. Insomma se da un lato ci sono  tante garanzie, dall'altro c'è un sovrannumero non indifferente, con Meret che spinge....

ZIELINSKY & C Il ritorno del polacco potrebbe materializzarsi, ma molto dipenderà dalle scelte che si faranno in avanti e in mezzo, visto che può agire da trequartista, ma in nazionale fa la mezzala. Per ora a Empoli non sta incantando, si vedrà. Chi può essere utile in difesa è Mori che ad Ascoli sta facendo benissimo, così come Jaadi potrebbe essere riportato a casa ed essere lanciato, ma è più probabile che lo si ceda ancora in prestito per forgiarlo. Idem Alhassan.

PLUSVALENZE - Potrebbero arrivare dalle cessioni di Romo, Nyom, Armero, Torje, Vydra, Mlinar, Pawlowski, Douglas e Naldo, che non dovrebbero rientrare nei piani, ma che farebbero cassa.

I GIOVANI IN CASA  - Con rose da 25 e giovani dal vivaio aspettiamoci che Coppolaro, Bochniwicz, Matic, Vutov, Armenakas, possano almeno fare il ritiro con trama, poi spetterà a lui decidere. A loro si aggiungono Evangelista, Hallberg, Jadson, Zapata, per i quali l'esperienza in prima squadra c'è già stata, ma sui quali si deciderà se è meglio farli maturare altrove in prestito pe run anno.

LA PUNTA e il SUPERMARKET PARMA - Per concludere una cosa è certa: prima di tutto servirà comunque un attaccante. Detto tutto di Quagliarella, se non dovesse arrivare l'alternativa potrebbe essere quel Zapata del Napoli che piace da tempo, poi c'è Niang che potrebbe diventare un'alternativa mentre a gennaio non lo è stata, infine non dimentichiamo il supermarket Parma: Mauri (ma anche Acuah) possono diventare obiettivi.

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