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Mattiussi: La riforma non inciderà sulla politica bianconera

Sulla riforma che stanno facendo, vediamo come sarà applicata. L’importante, secondo me, sarebbe arrivare a fare il salto dalla primavera alla prima squadra, questo è il problema vero che sussiste oggi: Scuffet è un caso sporadico. Di...

Monica Valendino

Sulla riforma che stanno facendo, vediamo come sarà applicata. L’importante, secondo me, sarebbe arrivare a fare il salto dalla primavera alla prima squadra, questo è il problema vero che sussiste oggi: Scuffet è un caso sporadico. Di Torino-Chievo che hanno giocato la finale di primavera l’anno scorso, nessuno è andato in prima squadra. Per cui servono squadre B per far confrontare i ragazzi con giocatori di valore. Il salto ora è elevato. Per me e il mio, il nostro lavoro, non cambia molto, a Udine si fa di tutto sempre per portarli in prima squadra: il punto è che il salto, ripeto, è enorme.

Portare in prima squadra un giocatore non è facile anche per le pressioni che ci sono e che non sempre si riesce a gestire. Se giochi e sbagli tre partite poi vieni penalizzato, non cresci con serenità. per questo servono le seconde squadre oltre alla Primavera, allora certi ragazzi giocherebbero in B o in Lega Pro e si farebbero le ossa come si dice in gergo.

L’Udinese fa allenare in prima squadra alcuni elementi, questo è molto importante, ma giocare in un campionato sarebbe ancora più importante. Ma il problema è politico: le squadre di A non potrebbero mettersi in massa in Lega Pro o in B. Le compartecipazioni, con giocatori dati dalle grandi potrebbe essere una opportunità. Alla fine, però, non è la stessa cosa delle squadre B. Va anche detto che di uno che cresce altri si perdono perché non è facile giocare anche nelle serie minori.

Sulla riforma che riguarda gli italiani, noi ne abbiamo tanti vedi Meret, Scuffet già giocatori pronti. Dobbiamo solo farli crescere, a noi cambia poco, può cambiare la politica nel fare una selezione più feroce ed essere più attento nel mercato interno, ma per il resto siamo all’avanguardia.

La politica bianconera per ora ha ripagato: si costruisce i giocatori per anni per poi rivenderli a grandi squadre, con un equilibrio economico invidiabile, visto che che anche in Europa ci sono squadre indebitate fino al collo.

Noi non avremo ripercussioni, l’Inter che punta solo su stranieri, farà fatica. Noi abbiamo Matic, il prossimo anno sarà il quarto anno a Udine e quindi lo puoi equiparare e lanciarlo in prima squadra. Di certo questo nuovo regolamento cambierà politica per molti club, anche nelle seri minori.

Tornando a noi Jankto a Belgrado ha fatto bene, si allena a volte con la prima squadra, ma non acceleriamo i tempi: è arrivato a luglio, è in gamba e parla un buon italiano, ha delle qualità, ma ci vuole tempo. Se dimostrerà di essere all’altezza il mister Stramaccioni non lo trascurerà. Ai miei ho detto che a Belgrado hanno avuto una opportunità enorme per provare a giocare in certi stadi. Già che nelle amichevoli come queste giocare è un’opportunità importante.

LUCA MATTIUSSI- allenatore Primavera

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