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Fabio Cannavaro torna ha parlare dopo il mancato matrimonio con l'Udinese. Il pallone d'oro è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Il tecnico, reduce dalla salvezza ottenuta con l'Udinese all'ultimo respiro, ha commentato la sua mancata riconferma in bianconero.
"Non lo so. Non c’è una regola nel calcio. Soffrono anche i grandi: Mou, Allegri, Sarri. C’è più concorrenza, e se uno pensa di stare fermo anni, come una volta, e poi riproporre le stesse idee, è finito. Deve studiare sempre. Ma non c’è sempre una logica. Sapevo di avere sei partite e mi sono gettato nel fuoco. Tanti non vedevano l’ora che andasse male, adesso tanti si chiedono come mai non sia ancora lì. Sono scelte. L’Udinese ben preparata sarebbe da 10°/12°posto e valorizzerebbe tre o quattro talenti all’anno. Ma io sono una testone, ho detto no all’estero".
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