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Carli (ds Parma): “Juve-Napoli? Mai piaciute le scorciatoie, con il senno di poi andrei comunque a Udine”

Il ds del Parma ha parlato

Redazione

UDINE - Marcello Carli, direttore sportivo del Parma, ha parlato della sentenza di Juventus-Napoli confermando la scelta di andare ad Udine per giocare contro l'Udinese con sette positivi in squadra: "Col senno di poi, andrei comunque ad Udine? Tutta la vita. A me le scorciatoie non sono mai piaciute. Ho preso anche delle belle botte, mi prendo le mie responsabilità ed è giusto che qualche volta paghi ma le scorciatoie io non le prenderò mai. In quel momento eravamo convinti per il Parma, ma soprattutto per il calcio, che dovevamo dare un segnale forte, che dovevamo giocare contro tutti e davanti a tutti per portare in fondo il campionato. Il motivo per cui il Napoli non è partito non lo so e non mi interessa saperlo, avranno avuto i loro motivi. Noi se la dovessimo giocare altre dieci volte, anche a costo di rimetterci, farei sempre andare la squadra. Non rinnego le mie idee per un punto in classifica".

Intanto l'Udinese si gode le vacanze natalizie sperando di tornare la squadra che era pochi anni fa, quando in bianconero giocava un campione come Alexis Sanchez. L'ex direttore sportivo del club friulano, Nicola Larini, ha parlato ai microfoni di TMW circa l'esperienza di Sanchez a Udine: "Sinceramente è un giocatore di grandi qualità e non sono sorpreso di vederlo così in alto. E’ stato anche sfortunato perché tutte le volte che è andato in nazionale è tornato con alcuni acciacchi. Può fare ancora di più di quanto ha fatto finora, soprattutto se gioca con continuità. Così facendo riuscirebbe a trovare più fiducia in se stesso. Qualche infortunio poi a mio parere è arrivato anche perché quando entra vuol dimostrare di poter spaccare il mondo e corre con continuità esagerata facendo volate da area a area e andando in pressing su tutto. In questo modo poi puoi risentirne a livello muscolare. Lui non è mai stato un vero e proprio attaccante, è stato di supporto all’altra punta. A Udine tornava fino alla nostra area, sempre generoso. Ovviamente può fare anche l’attaccante, ma il ruolo ideale è dietro una punta".

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