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In relazione agli episodi arbitrali di Udinese-Empoli ed al conseguente clamore mediatico suscitato dagli stessi, e dalle parole del presidente Corsi, il Direttore Generale di Udinese Calcio Franco Collavino ha rilasciato la seguente dichiarazione. "Come da nostro stile siamo soliti analizzare le situazioni arbitrali. Anche le più controverse, mai a caldo ma con la lucidità del giorno dopo le partite. Il nostro club mantiene sempre un atteggiamento equilibrato sul campo con tutti i suoi tesserati senza mai esacerbare gli animi verso gli arbitri di cui rispettiamo profondamente l'operato".
Collavino ha poi continuato: "Nell'ottica di questo spirito collaborativo e mettendo al bando sterili polemiche, abbiamo riscontrato una grande amplificazione, in termini anche di rumori di fondo, circa alcune situazioni della partita di ieri a partire dall'annullamento del gol di Maleh. Da un punto di vista regolamentare il volto ed il capo sono parti del corpo particolarmente delicate per un calciatore. Per cui l'intervento del Var, che ha decine di inquadrature a disposizione per valutare l'episodio, non lascia spazio a dubbi. Niang colpisce al volto Kristensen con il gomito.
"Sul rigore, le immagini evidenziano, infatti, come i due giocatori arrivino insieme sulla palla e, anzi, l'attaccante dell'Empoli intervenga con la gamba tesa. Non comprendiamo anche le lamentale circa il prolungamento del tempo di recupero. L'Empoli perde 1'15" per l'esultanza del gol di Niang, 1'05" per i crampi di Luperto e 1'25" per la battuta di calcio di punizione a nostro favore. Per cui i numeri confutano anche questa tesi circa il rigore a nostro favore fischiato oltre la fine del recupero. Tempo ulteriormente protrattosi per un problema tecnico in sala VAR. Rigore, peraltro, cristallino e che avrebbe dovuto comportare l'espulsione diretta di Fazzini trattandosi di una chiara occasione da gol negata".
Infine Collavino spiega: "La condotta arbitrale di ieri, inoltre, lascia anche noi perplessi. La dinamica generale di alcuni contatti fallosi riguardanti Lucca. Non è possibile che un giocatore alto due metri debba essere vittima della sua stazza superiore. Vengono, invece, lasciati impuniti interventi duri su di lui come la gomitata allo stomaco ricevuta da Ismajli ad inizio secondo tempo. Se bisogna ricorrere alla pubblica piazza per mettere in rilievo le contestazioni arbitrali allora, nostro malgrado, interveniamo anche noi pubblicamente. L'Udinese è abituata a conquistare sul campo i risultati e a raggiungere così i propri obiettivi, evitando di strumentalizzare il potere mediatico o ricorrendo a condizionamenti diretti o indiretti".
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