udinese

Come fermare il Napoli

Il Napoli è, fisicamente e non solo, la squadra più in forma del campionato. Gioca a calcio nel senso più propositivo del termine e ha pochi (ma evidenti) difetti tattici. Per battere la squadra partenopea bisogna innanzitutto fare una gara di...

cdtsistemi

"Il Napoli è, fisicamente e non solo, la squadra più in forma del campionato. Gioca a calcio nel senso più propositivo del termine e ha pochi (ma evidenti) difetti tattici. Per battere la squadra partenopea bisogna innanzitutto fare una gara di polmoni, poi bloccare i due uomini chiave e quindi cercare di eludere la loro difesa.

POLMONI – è forse l’ambito peggiore, per l’Udinese. Con una squadra titolari ridotta ai minimi termini, nel senso che ci sono poche alternative in panchina, la squadra friulana arriva all’impegno di domenica con un oggettivo debito d’ossigeno. Per vincere contro una squadra che corre, o ti chiudi a riccio e speri nei calci piazzati, oppure corri come loro, possibilmente di più. Che nessuno si scandalizzi se l’Udinese non riuscirà a tenere il ritmo dei partenopei, quanto meno nel primo tempo. A poco è valso lo scontro di Coppa Italia contro l’Inter. Certo, Higuain e compagni hanno corso molto, ma senza mai dimostrare un cedimento, un appannamento. Domenica sarà dura, sarà dura davvero.

UOMINI CHIAVE – le fortune del Napoli si chiamano Callejon e Higuain (ma anche Mertens ha fatto 5 assist). I due sudamericani hanno corsa, piedi e capacità di saltare l’uomo impressionanti. Se per Callejon una marcatura a uomo potrebbe starci, ma allora dovremmo giocare con la difesa a 4 o a 5, per Higuain potrebbe essere inutile. L’argentino è bravo come pochi a saltare l’uomo nello stretto, ha uno scatto bruciante anche in allungo e, quello che frega, è bravo di testa. Più Heurteux che Piris, se non si vuole lasciare l’incornata libera al napoletano. Ma vista la capacità anche nello stretto di saltare l’avversario, la marcatura più adatta potrebbe essere quella a zona con un libero (o centrale di difesa che si voglia dire) pronto sempre e comunque al raddoppio.

DIFETTI TATTICI – la difesa del Napoli non si adatta all’avversario. Si posiziona lungo tutto il campo in orizzontale e cerca di chiudere gli spazi. E’ utopia, bellissima da vedere, ma pur sempre utopia. Per renderla reale occorre un centrocampo che sappia interdire. Il problema è che la squadra partenopea si allunga e si scopre facilmente. Gli serve per poter aprire le difese avversarie schierando a volte quattro uomini in attacco, onde eludere proprio i raddoppi di marcatura. Allora, difesa a cinque per pareggiare l’attacco e permettere al centrale di fare il vero e proprio libero; poi ripartenze sulla fasce, per allargare i due che rimangono davanti alla difesa, quindi inserimenti centrali da dietro, per togliere punti di riferimento alla linea di difesa azzurra. Oppure, come a volte ha fatto l’inter, ci si accentra perché i centrocampisti napoletani seguono gli uomini (contrariamente ai difensori) e poi improvvisi lanci sulle fasce, magari cambi di campo veri e propri, per destabilizzare la loro fase difensiva. Mosse complesse, che richiedono fiato e voglia. Di certo non impossibili, ma difficili da attuare. Occhio anche ai due centrali: ogni tanto peccano di quel difetto tutto extra-europeo di uscire dalla linea di difesa per seguire l’arretramento di un attaccante. Con un buon triangolo ci si può inserire nel varco che lasciano, ma non è una regola. E’ un eccezione da sfruttare. Se poi vogliamo essere maliziosi, i tre difensori centrali del Napoli sono fra i più ammoniti di serie A... a buon intenditore poche parole.

PRAGMATICA – La pragmatica imporrebbe una squadra chiusa, con un pressing medio, non troppo alto e molto attenta a sfruttare i calci piazzati. Ma difendersi dal Napoli ora non è facile come all’andata, quando la squadra partenopea viveva un periodo di appannamento. Ergo si rischia di prenderne e pure molti. Purtroppo l’unico che conosce lo stato di salute dei bianconeri che scenderanno in campo è Stramaccioni. A lui tocca decidere, e un’eventuale sconfitta, questa volta, sarebbe giustificabile.

"Buona partita

Potresti esserti perso