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Come fermare la Fiorentina

Domenica il risultato appare scontato: sconfitta inevitabile a meno di cambiare pelle e, più difficile, DNA tattico. Di fronte abbiamo la squadra più in forma del campionato (assieme alla Lazio). Corrono, sono ben messi in campo e non tirano...

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Domenica il risultato appare scontato: sconfitta inevitabile a meno di cambiare pelle e, più difficile, DNA tattico. Di fronte abbiamo la squadra più in forma del campionato (assieme alla Lazio). Corrono, sono ben messi in campo e non tirano indietro al gamba.

La Fiorentina post-Cuadrado è migliore di quella con l’ex Udinese. C’è più collettivo, più movimenti di squadra e un contropiede micidiale. La squadra di Montella è la perfetta sintesi di ogni risposta a chi sostiene che il contropiede è l’arma del catenaccio. Si può fare un bel calcio, di squadra, di movimento, fatto di piedi educati e puntare fortemente sul contropiede.

Come si fa a fermare una squadra che ha nella velocità e nelle ripartenze il suo punto forte? Semplice! Usando la stessa arma utilizzata da Chievo e Verona quando sono venute a fare punti in casa nostra. Ci si chiude e si evita le marcature a uomo. Mettere un difensore fisso su Salah è utile solo se più veloce e reattivo. Visto che in Italia non esistono difensori a questo livello, almeno non ora, è meglio agire con il lavoro di squadra. Fare una gabbia intorno al giocatore marocchino. Raddoppiare. Abbiamo un difensore che è perfetto per questo ruolo, Danilo. E’ molto importante che lui sia della partita, altrimenti…

A centrocampo la posizione fondamentale sarà quello di chi avrà in consegna il regista viola. Ma attenzione! Chi costruisce il gioco non per forza ricopre il ruolo dell’indisponibile Pizarro, quello del centrale. Borja Valero è il nemico numero uno.

E’ ovvio che se giochiamo chiusi dobbiamo rivedere il DNA che Stramaccioni sta cercando di importare all’Udinese. Il tecnico romano vuole un pressing a tutto campo, solitamente alto. Ma la condizione fisica dei nostri non sempre lo permette. Widmer corre ininterrottamente da un anno ormai, Allan è in fase di appannamento. Vari nostri hanno acciacchi fisici o residui "bellici" nelle gambe. Sarà basilare mettere in campo degli sprinter oppure una punta che possa prendere di testa i lanci lunghi e difendere la palla per far alzare il baricentro e dare respiro alla difesa. Come sta Gejio? Come sta Thereau? Di Kone sappiamo già che ha problemi. Il greco vincerà sicuramente il premio sfortuna della stagione 2014/15. Ogni volta che gioca e dà il suo apporto spesso determinante, ecco che succedono piccoli infortuni a minarne la continuità di rendimento. E’ un peccato, vista la sua versatilità e l’importanza che ha il suo carattere in un gruppo a volte troppo giovane, altre troppo coccolato da voci di mercato che la stessa società legittima (un giorno nell’analisi tattica pre-partita scriverò che il primo tassello in campo e il silenzio fuori dal campo di chi non gioca…).

Sta al duo Stramaccioni Stankovic far quadrare il cerchio, ma sapranno snaturare le loro idee al fine di ottenere punti? Visto il periodo di gioco scadente e prestazioni opache, un pareggio varrebbe come una vittoria.

 

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