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Cominciamo a divertirci

L'Udinese torna in campo in coppa Italia...cominciamo con il divertirci

Redazione

Archiviata con soddisfazione la vittoriosa trasferta di Verona contro il Chievo, l’Udinese continua il proprio cammino in Coppa Italia, iniziato ad agosto con l’affermazione casalinga per 3-1 a spese del Novara, affrontando l’Atalanta condotta sino a questo momento egregiamente dal goriziano Edy Reja. Un match che oltre a rivestire una sua importanza perche’ i bianconeri hanno tutta l’intenzione di compiere piu’ strada possibile nella manifestazione tricolore, avra’ un sapore particolare per mister Stefano Colantuono che per la prima volta dal suo approdo ad Udine affrontera’ la formazione della quale ha avuto la conduzione tecnica per piu’ stagioni.

La sfida di questa sera al “Friuli” (inizio ore 21.00) giunge in un momento nel quale entrambe le contendenti stanno facendo bene in campionato. Proprio l’Atalanta, nel suo ruolo di squadra ospite, costituisce attualmente un complesso temibile se pensiamo che nelle ultime due trasferte di campionato gli orobici hanno fatto tremare il Milan che ha letteralmente “strappato” il risultato a reti bianche e si sono concessi il lusso di sbancare l’”Olimpico” acuendo il momento critico di una Roma che nella testa e nelle gambe aveva ancora le scorie della disastrosa trasferta di Champions a Barcellona. Gli ingredienti perche’ ne possa uscire la classica partita divertente\2 e spettacolare ci sono tutti. L’Udinese a poco a poco sta davvero diventando l’Udinese di Colantuono.

La crescente condizione fisica sta concedendo ai bianconeri la facolta’ di aggredire l’avversario grazie ad un pressing portato molto alto, proprio come il mister di Anzio pretende. In questo modo, pur rischiando qualcosa di piu’ in difesa, si agevola e si rende piu’ logica ma allo stesso tempo imprevedibile e ficcante la fase offensiva. Se poi varra’ la regola del “non c’e’ due senza tre”, ecco che i baldi giovanotti che Colantuono sembra intenzionato a schierare, con capofila il portiere Alex Meret ed il centrocampista Simone Pontisso, sono pronti a condurre le zebrette verso l’auspicato terzo successo consecutivo in gare ufficiali, fatto che galvanizzerebbe ancor di piu’ l’ambiente e costituirebbe un ottimo viatico per la difficile trasferta di domenica prossima che vedra’ l’Udinese impegnata sul terreno della Fiorentina terza forza della serie A.

L’incontro di stasera si presenta alquanto insidioso per i bianconeri. Lo stato di forma attraversato dai neroblu e’ decisamente importante, e, per gli amanti delle statistiche, non dimentichiamo l’ultima apparizione di Reja da avversario sul terreno dei Rizzi: il tecnico di Lucinico, ad inizio 2014, con la Lazio allora allenata da lui usci’ vincitore grazie ad una rimonta dei biancocelesti completata nel finale di gara grazie ad un gol del brasiliano Hernanes che fisso’ il punteggio sul definitivo 3-2. Stasera ci si augura che la musica sia diversa, che un’Udinese che da’ la sensazione di cominciare a credere davvero in quello che fa e di divertirsi, sappia divertire anche un pubblico che, malgrado non si sappia in che misura accorrera’ numeroso, ha dato chiari segnali di riavvicinamento e di riconciliazione con i propri beniamini. Forse perche’ oltre ai giocatori, iniziano a divertirsi anche gli stessi tifosi. Ed in un clima di entusiasmo che si va via via ritrovando, e’ auspicabile che l’atmosfera generale e la partita di stasera servano a far ritrovare il sorriso e la voglia di divertirsi all’elemento piu’ chiacchierato e comunque piu’ celebrato di questa Udinese, che rimane indiscutibilmente lui: Antonio Di Natale.

Dato l’impiego part-time assegnato in campionato al folletto napoletano da Colantuono, e data l’importanza della posta in palio (chi vince stasera sfidera’ negli ottavi in programma a meta’ mese la Lazio all’ “Olimpico”) non e’ da escludere che Toto’ parta titolare al centro dell’attacco per disputare buona parte dell’incontro. A prescindere da quelle che saranno le scelte tecniche, va recuperata la componente piu’ sbarazzina del capitano, quella che lo porta a scendere in campo con lo spirito del ragazzino che a trentotto anni suonati si diverte ancora a correre dietro un pallone. Anche lui deve ricominciare a divertirsi nel senso piu’ vero di questo termine. Per i suoi utilizzi in stile Altafini ci sara’ tempo. Come per paventati ritiri dall’attivita’ agonistica e Vip del mondo pallonaro invitati alla sua festa d’addio al calcio.

Sergio Salvaro@ MondoUdinese

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