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Il nostro giornale ne ha parlato giorni fa, oggi il discorso Delneri torna di moda. La posizione del tecnico di Aquileia è legato ai risultati, come per tutti i suoi colleghi. I 40 punti non bastano, questo pare di capire da Piazzale Argentina, soprattutto si vuole vedere all'opera quei giocatori finiti nel dimenticatoio (come abbiamo scritto ieri sono parecchi da Balic ad Angella o Evangelista).
La salvezza, salvo un suicidio di massa, non è in discussione quindi non si capisce la paura con cui gioca la. squadra. O forse è solo svogliatezza e in questo caso il capo d'imputazione verso il tecnico sarebbe lo stesso formulato tre anni fa a Stramaccioni, che non è riuscito a salvezza ottenuta ottenere un salto di qualità.
Ora ci si attendono risposte anche se il calendario già le prossime due gare mette in cantiere Lazio e Juve. Delneri deve cambiare qualcosa, ma il suo difetto pare proprio essere fedele alle scelte e agli uomini che l'hanno accompagnato fin qui con alti e bassi.
Attenzione perché il nome di Walem e quello di Prandelli qualcuno li fa già circolare in sede. Voci o battute che siano, Delneri deve fare meglio dei suoi precedenti colleghi.
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