Un altro ribaltone. L'ennesimo, negli ultimi tre anni, che conferma il clima di confusione generale nel quale sta navigando l'Udinese. Dopo aver avuto alle proprie dipendenze uno dei migliori tecnici in circolazione - Andrea Stramaccioni -, la società bianconera ha cominciato a perdersi nell'intricata giungla del mercato allenatori, perdendo di vista la sua filosofia, la sua identità, il suo credo. E così dopo il fallimentare ingaggio di Stefano Colantuono, esonerato a due mesi dal termine del campionato per il ritorno di Gigi De Canio, al quale è stato affidato il compito di portare a riva una barca finita nella burrasca della lotta salvezza, ecco l'ennesimo dietrofront: via Giuseppe Iachini, dentro... Sul nome del sostituto c'è ancora qualche incertezza, che verrà risolta nelle prossime ore.
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Delneri e Reja in pole position per il dopo-Iachini
Dopo la sconfitta di ieri contro la Lazio, la società ha deciso di correre ai ripari: sono i due allenatori friulani i principali candidati a occupare la panchina bianconera
I friulani Gigi Delneri ed Edi Reja, entrambi tecnici di grande esperienza (maturata anche all'interno di prestigiosi club), sembrano i principali candidati a subentrare a Iachini, il quale paga a caro prezzo un avvio di campionato segnato più dalla discontinuità che dalle note liete. Ma le colpe non si possono attribuire completamente all'allenatore ex Palermo. Ci sono scelte societarie molto discutibili che hanno minato ampiamente le fondamenta di una squadra, sempre più disgregata e sempre meno "gruppo". Ma, come spesso avviene in questi casi, con una situazione di classifica tutt'altro che convincente e una piazza sul piede di guerra, la soluzione più rapida è rappresentata dal cambio di guida tecnica. Un rimedio che ci si auguri porti fin da subito - o quasi, visto che alla ripresa l'Udinese sarà di scena allo Juventus Stadium - i risultati auspicati. Certo è che cambiare un allenatore a un mese e mezzo dall'inizio della stagione rappresenta una dichiarazione evidente di fallimento... Ora però ciò che conta è risollevarsi, evitando di ritrovarsi con l'acqua alla gola nelle ultime gare come accaduto lo scorso anno.
Inutile negare però che siamo un po' tutti stufi di vedere un club d'elite (per gestione economico-finanziaria e capacità imprenditoriale) proseguire questa inesorabile marcia verso l'oblio. Udinese, se ci sei, batti un colpo.
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