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Delneri: in mezzo uno già rodato avrebbe dato più continuità.

Gigi Delneri è ovviamente uno dei personaggi più gettonati per commentare Sampdoria-Udinese, in veste di doppio ex.  L’ex tecnico doriano parte spiegando il mancato approdo a Udine in estate: «Con un concetto. Nella vita si può anche...

Monica Valendino

Gigi Delneri è ovviamente uno dei personaggi più gettonati per commentare Sampdoria-Udinese, in veste di doppio ex.  L'ex tecnico doriano parte spiegando il mancato approdo a Udine in estate: «Con un concetto. Nella vita si può anche non essere d'accordo su alcune cose, ci può stare -  afferma a Il Gazzettino - . Cio che è certo è che per essere d'accordo sulla base di un'idea bisogna essere in due. E io e l'Udinese non lo siamo stati. Evidentemente le nostre strade devono continuare parallele. All'inizio i risultati hanno dato ragione al tecnico scelto dopo la rottura con lei. Ma oggi qualcosa non va. I punti per ora fanno stare tranquilli, ma bisogna stare attenti. Due partite giuste possono proiettarti in Europa? Bene, due sbagliate possono avvicinarti ad altre zone. Il campionato offre sempre difficoltà, come quella di domani a Genova».

Forse la squadra peggiore (grandi escluse) da affrontare in questo momento.

«Mihajlovic non mi sorprende. Ha dato una caratura tattica e morale alla Samp. Ha fatto quello che si dovrebbe fare ovunque: far crescere calciatori nati nell'ambiente, come Obiang, Soriano. Lui è riuscito a trasmettere il meglio».

A Udine, invece, non si riesce al momento a recuperare un patrimonio come Muriel. Meglio Bergessio?

«Muriel è il classico giocatore di grande qualità, con altrettanta grande difficoltà nell'ambientamento. L'Udinese sta lavorando per riprenderlo, ma lo sta facendo da tanto. Bergessioinvece è un uomo di gran temperamento. Lo volevo già all'Atalanta, quando poteva fare anche l'attaccante esterno. È uno in grado di dare respiro a Totò, l'eterno giovane che risolve le partite, ma che soprattutto in trasferta deve rifiatare».

E i difetti dell'Udinese si possono risolvere?

«È difficile. A centrocampo c'è un giocatore come Guilhermeche deve crescere e abituarsi all'Italia. Uno già rodato forse avrebbe dato più continuità. E poi chi fa gol è sempre Totò».

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