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Ex Udinese, Di Natale: “De Paul un top player. Bisogna vedere se arriva l’offerta giusta”

L'ex attaccante e capitano dell'Udinese, Antonio Di Natale ha parlato in generale del campionato italiano

Redazione

L'ex attaccante dell'Udinese, Antonio Di Natale ha parlato del campionato di Serie A in maniera generale con un passaggio sul futuro del centrocampista bianconero, Rodrigo De Paul. Queste le sue parole ai microfoni di TMW: "Per me sarà una lotta equilibrata, ci sono tante squadre che possono giocarsela tra Milan, Napoli, Roma, Inter e Juve: il campionato sarà bello fino alla fine".

Si aspettava una Juventus in difficoltà?

"Ci sono stati tanti cambi, la squadra è giovane e l'allenatore è nuovo, c'è bisogno di un po' di tempo però è sempre lì. I bianconeri hanno vinto negli ultimi 9 anni ma ora tante squadre sono migliorate ed è bello anche così".

Morata se lo aspettava così decisivo?

"Sì, è un grandissimo attaccante, Andrea (Pirlo, ndt) lo ha voluto perchè sapeva che sarebbe stato importante, lo aveva già dimostrato in Italia, gioca da prima punta e da seconda e fa gol".

Dybala è in difficoltà?

"Càpita un periodo difficile, negli ultimi due mesi è un po' giu però deve capire che ci sono tanti altri bravi calciatori là davanti e deve dimostrare tutto il suo grande valore".

Come inquadrare Dybala dal punto di vista tattico

"Deve esserci o lui o Morata, Andrea gioca in modo diverso rispetto alla Juve del passato: non credo che Paulo possa giocare con Morata e Ronaldo, sarebbe difficile sostenere tre punte più Chiesa visto che Pirlo vuol giocare con l'ex viola".

Lukaku

"Lukaku è uno dei più forti al mondo, ha potenza, tiene palla, fa salire tutti, segna. E' una forza della natura".

Ibrahimovic

"Ibra ha 41 anni ma sembra ne abbia 28. Fa la differenza, fisicamente sta benissimo, ha già fatto dieci gol in nove gare e trascina tutto il gruppo".

Immobile

"Sta dimostrando il suo valore, anche ieri ha fatto un partitone. Nella Lazio si trova alla grande speriamo faccia bene anche in Nazionale".

Il Napoli va forte, e anche Insigne

"E' un grande giocatore, il suo valore è indiscutibile e deve continuare così. Deve provare a far qualche gol in più. Mi assomiglia per come gioca, per la capacità di toccare la palla anche se lui è più esterno".

Raspadori le assomiglia? Cose ne pensa?

"Un po', può essere. E' un bel giocatore, si vede che ha dei numeri che possono ricordare i miei di quando ero giovane. Poi è chiaro che nel calcio devi dimostrare sempre, partita dopo partita".

De Paul e il suo futuro

"E' un giocatore importante per l'Udinese, ha dimostrato attaccamento alla maglia anche nelle difficoltà. Sta dando tanto alla squadra, anche da capitano. Per il suo futuro dipende da lui se vuol restare o meno. Di sicuro ora è un top player. Dipende da lui dicevo e anche dalla società. Bisogna vedere se eventualmente arriva un'offerta da 40-50 milioni".

Difficoltà della Fiorentina

"Non mi aspettavo queste difficoltà dopo che era partita anche abbastanza bene. Ora vedo una squadra in preda alla paura: è chiaro che nel calcio i risultati contano molto e si fa fatica quando sei alle prese con una realtà di classifica difficile. Comunque Prandelli è bravo e conosce l'ambiente, c'è da lavorare pur sapendo che la squadra è buona".

Ricordo di Maradona

"Diego per un napoletano è solo da ringraziare, è il più forte del mondo. L'ho conosciuto a Milano e ho giocato con lui a Roma per la partita benefica voluta dal Papa nel 2016, per me era un sogno che si realizzava. E' stato il regalo più bello che potesse arrivarmi".

L'Empoli tornerà in serie A?

"E' una grande squadra e c'è un ottimo allenatore. Vedo al tempo stesso tante altre formazioni attrezzate come ad esempio solo per citarne alcune, Spal, Lecce, Frosinone".

Quando diventerà allenatore a tutti gli effetti, quali saranno le sue idee?

"Ho preso da tutti gli allenatori che ho avuto, mi piace fare un percorso con i ragazzi, magari con una Primavera e poi un salto di qualità. Preferisco ad ogni modo fare un passo alla volta".

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