news calcio

Ex Udinese, Di Natale: “Ho visto gli allenamento di Gotti. Belli e particolarmente istruttivi”

L'ex capitano dell'Udinese, Antonio Di Natale ha parlato della Serie A che verrà e della sua ex squadra

Redazione

L'ex attaccante e capitano dell'Udinese, Antonio Di Natale ha parlato della nuova Serie A che verrà e della sua ex squadra. Da poco Totò è stato esonerato da allenatore dello Spezia Primavera ed ha sostenuto il corso per diventare allenatore di categoria superiore. Queste le sue parole a La Gazzetta dello Sport: "Ho trascorso due anni bellissimi. Ho portato le mie idee, lavorando sul 4-3-3. Ho sempre pensato che fare la gavetta sia fondamentale. Bisogna costruire tutto attraverso un percorso e io l’ho cominciato. Prima ho allenato gli attaccanti con Pasquale Marino (ora alla Spal) e quindi ho preso in mano l’Under 17. Bello lavorare con i ragazzi, io chiedevo a loro, loro chiedevano racconti a aneddoti a me. Siamo cresciuti insieme. E avrei continuato volentieri".

Prima avventura di Pirlo in panchina

"Andrea è un ragazzo talmente intelligente che riuscirà a far bene portando la sua idea di calcio. È una persona molto seria e preparata".

Corsa scudetto, Juventus ancora favorita?

"Andrea vuol giocare col centravanti con la prima punta e ha ragione. Poi ha Cristiano Ronaldo e Dybala che a me ricorda molto Vincenzo Montella. Credo che possano giocare insieme, tutti e tre. Così la Juve sarebbe molto forte, ma, comunque, parte sempre da una base in più. Ha vinto nove scudetti di fila".

Inter

"Stavolta è vicinissima. Mancava uno step, adesso è lì. Io credo che il prossimo campionato sarà una lotta a due, con la Juve per lo scudetto. Con Vidal l’Inter aggiunge tanta qualità. Recupera Nainggolan che ha fatto bene a Cagliari. Ha giocatori importanti davanti e la forza di un allenatore come Conte». Gli perdoniamo anche quelle sfuriate? «Le fa per attirare l’attenzione. Per arrivare seriamente alla Juve che vuole battere".

Ciccio Caputo

"Io lo conosco da quando era a Empoli e mi è sempre piaciuto. Fa giocate importanti, anticipa i difensori. Si è meritato tutto . Sono queste le storie che fanno bene al calcio".

L'Udinese e le aspettative su Lasagna

"Quando lo presero fui contento perché ha qualità importanti e può assicurare sempre la doppia cifra. È un giocatore diverso da me, ha bisogno di essere lanciato in profondità e lì diventa imprendibile. L’Udinese e i Pozzo continuano a essere un modello per il calcio italiano. Noi con un maestro come Guidolin abbiamo fatto cose fuori dal normale. Quel che l’Atalanta sta realizzando oggi. È un club che vede i talenti prima degli altri, valorizza i calciatori. E ora ha scoperto un allenatore come Gotti che tatticamente è un fenomeno. Ho visto un suo allenamento qualche settimana fa ed è stato bellissimo e particolarmente istruttivo".

Spezia, entusiasmo e stesso allenatore bastano per la salvezza?

"Non lo so. Lì è stato fatto un capolavoro che al 70% per cento ha un nome e cognome: Guido Angelozzi. In A servono mercato e giocatori importanti. Lo scorso anno due neopromosse sono scese, poi esistono miracoli come quelli di Empoli, Crotone, Spal, e la scorsa stagione Verona. Non è facile".

Potresti esserti perso