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Ex Udinese, Piris: “Sono sicuro che l’Udinese riuscirà a salvarsi”

Iván Piris, doppio ex di Udinese e Roma, in collegamento dal Paraguay si racconta a gianlucadimarzio.com

Redazione

Iván Piris, doppio ex di Udinese e Roma, in collegamento dal Paraguay si racconta a gianlucadimarzio.comHo giocato tre anni in serie A e mi sarebbe piaciuto rimanere. Mi mancano la pasta, il cibo, la cucina che non ha eguali al mondo. Poi la tranquillità di Roma, ma soprattutto quella di Udine”.

Oggi Piris è tornato a casa e gioca nel Libertad di Asunción. "Sto giocando con continuità e lo scorso anno sono tornato anche a vestire la maglia della nazionale” racconta.

Nella sua esperienza italiana ha giocato con due degli ultimi numeri dieci, due leggende come Francesco Totti e Antonio Di Natale. “Aggiungo anche De Rossi. In ogni allenamento sapevi che potevi imparare tanto da loro. Il giorno della firma iniziai a pensare subito a come sarebbe andata nello spogliatoio con loro, quali sarebbero potute essere le prime parole da rivolgerli. Nella prima partitella del ritiro in Austria rimasi sorpreso dal fatto che Totti giocasse sempre di prima, con un tocco metteva il pallone sotto l’incrocioNon gliel’ho rivisto fare a nessuno. Mentre a Udine ho trovato Totò, che anche se era a fine carriera riusciva ancora a segnare in tutti i modi e dovevate vedere in allenamento di cosa era capace. Sono grato al calcio perché mi ha fatto giocare con due giocatori incredibili e non potrei chiedere nient’altro”.

Dopo la stagione alla Roma, Piris si è trasferito allo Sporting Lisbona per poi far ritorno in Italia grazie alla chiamata di Andrea Stramaccioni. “Un allenatore giovane ma molto preparato, così come il suo secondo, Dejan Stankovic. Nonostante non sia molto alto mi ha fatto giocare spesso da difensore centrale e anche da terzino sinistro, che è il mio ruolo attualmente al Libertad. A Udine ho trovato un ambiente diverso e un modo di giocare più adatto a quello che era il mio stile: prima pensavamo a difenderci e poi ad attaccare”.

Con Stramaccioni è entrato subito in sintonia, nonostante qualche sgridata in allenamento. “Si arrabbiava spesso, ma gli piaceva scherzare. In partita, una volta, stavo portando palla e provai a fare un passaggio col tacco, senza riuscirci. Negli spogliatoi davanti a tutto il gruppo mi disse che non dovevo pensare a fare i colpi di tacco ma solo a difendere”.

“Dal Paraguay ho difficoltà a seguire il campionato italiano perché vengono trasmesse poche partite. Sono sicuro che l’Udinese riuscirà a salvarsi, mentre per la Roma credo sarà più difficile entrare in Champions" conclude il difensore paraguaiano.

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