Adriano Fedele a Verona ha lasciato un pezzo di storia. Non ha mai dimenticato la città scaligera, lo racconta sempre con aneddoti, racconti, dove la moglie conferma sempre quanto siano stati bene nella città di Romeo e Giulietta. « La gente stravedeva per me, siamo riusciti a salire in Serie A e al primo tentativo siamo andati in Uefa. Era il Verona che due anni dopo avrebbe vinto lo scudetto. Lo straniero era Dirceu, poi c’erano Fanna, Trivella, Di gennaro, Penzo, grande squadra allenata da un numero uno, Osvaldo Bagnoli che era stato mio compagno di squadra a Udine nella stagione 67-68 », ricorda al Messaggero Veneto.
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Fedele: A Verona poca pazienza, ma anche a Udine
Adriano Fedele a Verona ha lasciato un pezzo di storia. Non ha mai dimenticato la città scaligera, lo racconta sempre con aneddoti, racconti, dove la moglie conferma sempre quanto siano stati bene nella città di Romeo e Giulietta. « La gente...
Fedele ricorda anche la tifoseria: « Come tutte pretende il massimo impegno, se poi vede il calciatore che tira indietro il pallone allora se la prende. E’ una piazza abbastanza morale: avendo vinto lo scudetto il tifoso veronese è caratterizzato da un sottile velo di presunzione. Lo scorso anno il Verona ha fatto un ottimo campionato e forse tanti potevano pensare di fare meglio, ma il secondo anno in A è sempre più difficile. Ultimamente a Mandolini sta girando un po’ male ».
Non manca la frecciatina a Lopez: « Mi sembra un dodicesimo di lusso più che un titolare »
Sarà la sfida tra due vecchietti terribili, Di Natale e Toni: « Sono giocatori con caratteristiche diverse, Toni fatica a trovare la condizione, Totò è più rapido e brillante e con gli anni ha affinato le sue qualità. La rete col Chievo è stata un concentrato di tante qualità. Muriel? L società dovrebbe iniziare a pianificare il futuro visto che il colombiano sembra un eterno incompiuto, magari lo starà facendo. Ma sostituire Totò non sarà facile »
Dai giocatori a Stramaccioni: « In tanti dicono che gioca male, ma i punti in classifica ci sono e anche parecchi, io credo che a un tecnico così giovane vada dato tempo prima di dare giudizi ».
Infine per domenica « certamente i gialloblu sono in una situazione delicata, a Verona c’è poca pazienza e Mandorlini rischia. Ma anche a Udine c’è chi l’anno scorso massacrava Guidolin e adesso Stramaccioni… »
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