Andiamo a scoprire le parole di mister Kosta Runjaic: "Ho ancora un anno di impegno e non ho intenzione di lasciare. In generale, valutando con obiettività, possiamo ritenere soddisfacente la nostra stagione. Abbiamo mantenuto sempre una certa distanza dalla zona di retrocessione. Questo è stato il nostro obiettivo principale. In alcune fasi siamo riusciti a avvicinarci allo stile di gioco che desidero, con una difesa più decisa e un attacco più attivo, mantenendo il possesso. Ci sono state settimane in cui io e il mio staff abbiamo trascorso più tempo del previsto davanti ai computer a esaminare gli errori. Il momento più gratificante è stato quando eravamo al primo posto dopo la quarta giornata".
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Udinese – Runjaic fa chiarezza sul suo futuro: le parole del tecnico
Runjaic prosegue: "Ho notato un sacco di persone felici in città quella settimana. A Udine vivo nel centro città e consiglio a tutti di visitare il castello illuminato di sera. Ho cercato di esplorare il nord-est il più possibile: sono andato a Venezia, Trieste, Palmanova e Cividale. Fin dal primo incontro con Gino Pozzo abbiamo instaurato una buona intesa. È un proprietario che comprende le esigenze dell'allenatore. Durante l'intera stagione è stato una persona tranquilla e razionale con cui dialogare. Inler è diventato un alleato prezioso. Conosce Udine e l'Udinese molto bene, è laborioso e di fiducia. Il fatto di essere stati salvi già a marzo è stato positivo, ma tutti noi siamo delusi per non aver mantenuto lo stesso livello nelle ultime dieci partite. Diverse circostanze hanno influenzato la situazione: infortuni ai nostri attaccanti chiave, risultati inaspettati come il 0-1 contro il Verona e l'energia negativa che si crea quando una squadra comincia a perdere. Sono un allenatore da vent'anni e non era mai capitato di perdere cinque partite consecutive".
Su capitano Thauvin: "Thauvin? Prima dell'inizio della stagione ho deciso di nominarlo capitano. Sapevo che poteva fare la differenza. Florian è un giocatore straordinario, molto abile sia nei passaggi che nei dribbling, sa come comportarsi in ogni situazione. Negli ultimi tempi, non solo abbiamo dovuto fare a meno di Thauvin, ma anche di Davis e, a volte, Lucca, il che ha ridotto le nostre opzioni offensive principali. Non sorprende dunque che abbiamo avuto difficoltà a segnare. Sanchez? Le aspettative dei tifosi erano molto elevate, perché tutti ricordavano il giovane Alexis Sanchez, diventato un giocatore di livello mondiale 15 anni fa. Ma erano aspettative realistiche? Lui si trova in una fase diversa della sua carriera e un infortunio all'inizio ha reso la stagione molto complicata. Quindi, sfortunatamente, quest'anno non ha potuto essere un protagonista. Per quanto riguarda il prossimo anno, non possiamo ancora dire nulla. Credo che prima debba capire quale ruolo immagina per sé stesso". Le ultime di mercato: Sfida Giuntoli-Tare per Lucca: c’è la svolta <<<
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