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Gazzetta dello Sport: “Udinese con motivazioni a mille con la formazione rimaneggiata”

Lazio-Udinese

La Gazzetta dello Sport analizza il successo dell'Udinese in casa della Lazio

Redazione

L'Udinese nel lunch match di ieri all'Olimpico di Roma ha battuto la Lazio per 3-1 grazie ad una prestazione maiuscola. Arslan, Pussetto e Forestieri portano avanti sul 3-0 i friulani con Immobile che accorcia su rigore. I bianconeri hanno approfittato al meglio del calo di concentrazione dei biancocelesti, che mercoledì saranno impegnati nella gara decisiva in Champions League contro il Borussia Dortumnd. Questa l'analisi della Gazzetta dello Sport: "Sorpresa? No. Logica e giusta conseguenza di una partita giocata da una parte con motivazioni a mille, rigore tattico e lucidità nei momenti chiave. E dall’altra affrontata senza mordente, con ritmo troppo basso e la sbadataggine di chi non sa neppure cogliere i (pochi) momenti che potrebbero cambiare il corso degli eventi. L’Udinese sbanca meritatamente l’Olimpico biancoceleste, regalandosi tre punti che, oltre a migliorare la classifica, possono essere la svolta della stagione. Se questo è il vero volto dei friulani è lecito ambire a qualcosa di più di una semplice salvezza. Tanto più che la vittoria su una Lazio troppo brutta per essere vera arriva, per i bianconeri, in formazione ampiamente rimaneggiata. Tra infortuni e presunte positività al Covid (non sono state ufficializzate dal club) l’Udinese deve fare a meno di mezza squadra (Lasagna, Nestorovski, Okaka, Mandragora, De Maio e Ouwejan). Ma Gotti, assente pure lui (lo sostituisce in panchina il vice Cioffi), prepara la gara alla perfezione. Spegne le fonti di gioco biancocelesti con un centrocampo mobile e «cattivo» il giusto, ma non si limita a quello. Appena capisce che la Lazio non è in giornata la formazione friulana prende il comando delle operazioni a fa ballare la retroguardia di casa. Il movimento e le ispirazioni di Pereyra e De Paul sono fondamentali nel rompere gli equilibri della gara. Non a caso le tre reti dei friulani nascono da loro iniziative. Il primo lo costruisce Pereyra, che porta a spasso mezza difesa laziale prima di scaricare per il tiro vincente di Arslan (con deviazione determinante di Acerbi). Gli altri due li confeziona De Paul, che manda in rete Pussetto a un soffio dell’intervallo e Forestieri nella ripresa. Inevitabile pensare che gli argentini (lo sono sia gli ispiratori sia i finalizzatori tranne Arslan) abbiano voluto lasciare un segno concreto nel giorno del ricordo di Maradona (la Lazio lo omaggia con una coreografia a lui dedicata sulle gradinate dell’Olimpico e con la scritta AD10S sulle maglie)".

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