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Gotti: “Allenare ancora l’Udinese sarebbe un grande onore”

Luca Gotti ha così parlato ai microfoni di Sky Sport

Redazione

Luca Gotti ha così parlato ai microfoni di Sky Sport:

"Non esco da più di un mese, mi concedo giusto qualche passeggiata con il mio cane. Adesso ho ripreso a rivedermi qualche partita, sono in contatto con i miei giocatori ma cerco di essere meno invasivo possibile, i giocatori lavorano molto con i preparatori".

Cosa pensa della ripresa in estate?

"Al di là del fatto se sia giusto o meno, penso sia una esperienza che mi piacerebbe fare, una situazione anomala, in cui si riparte dopo periodo di sosta totale per affrontare un mini campionato compresso. Penso che sia una sfida che arricchisce".

Riprendere sarà in realtà come cominciare una stagione nuova?

“Non proprio. Normalmente a fine campionato gli atleti che non giocano in nazionale fanno 5-6 settimane di sosta e poi ci sono le 6 settimane di preparazione estiva. Ci sono però differenze sostanziali: i ragazzi in quel periodo giocano a calcetto, corrono. In questa situazione si trovano ad essere sostanzialmente quasi fermi, fanno allenamenti particolari, diversi, comunque limitati. Abbiamo cercato di trovare dei precedenti che potessero darci qualche indicazione su ciò che potrebbe accadere e abbiamo trovato un studio del 2011 degli atleti della NFL che in quell'anno fecero la famosa serrata. Il sindacato degli atleti stoppò il campionato e vietò anche gli allenamenti. Dopo un lungo stop quello che sappiamo è che ci fu un picco di infortuni, non tanto muscolari ma dal punto di vista tendineo. Poi se ci aggiungiamo il fatto che si andrebbe incontro ad un campionato con partite ogni tre giorni, é chiaro che si parla di una cosa che prevede alcune specifiche di lavoro diverse”.

Si è ritrovato allenatore della prima squadra. Sembrava una situazione momentanea, invece sta vivendo la sua stagione più lunga. Come la considera?

“E' una bellissima esperienza. Sono tornato a fare l'allenatore con la A maiuscola, dopo qualche anno in un’età diversa, dopo aver maturato altre esperienze e questa é stata un esperienza bella, anche se adesso ci vorrebbe un epilogo. Non so se ci sarà o se sia già stato scritto”

Se le proponessero di rimanere l'allenatore dell'Udinese nella prossima stagione?

“Sinceramente non abbiamo discusso di questo, in questa incertezza non abbiamo preso in considerazione il futuro. Da una parte devo prendere consapevolezza che non sarà cosi semplice avere opportunità da vice allenatore, perché questa esperienza diventa un condizionamento in negativo rispetto a quel ruolo. Poi su quello che succederà non ho grandi preoccupazioni. Come ho già detto, sono arrivato a quell'età in cui penso che sia meglio vivere il presente bene. Mi preoccupa relativamente quello che verrà. Ma è chiaro che per me allenare l’Udinese sarebbe un grande onore”.

Crede che dopo questo periodo di isolamento ci sarà un mondo migliore ?

“Dipende da tutti noi, dal contributo positivo o negativo. Credo che tante persone abbiano fatto riflessioni un po' più profonde. Poi spero che chi governerà il dopo, abbia una visione più profonda. Se ci fosse stato questo nel recente passato avremmo avuto strumenti migliori per affrontare questa emergenza. Mi piacerebbe che ci fosse qualcuno di illuminato che riesca a fare tesoro di quello che sta succedendo e che ci sta costando tanti lutti e tanto dolore”.

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