udinese

La selezione naturale della specie

cdtsistemi

Il cartello è bene impresso, non c’è altro da dire: ‘lavori in corso’. qualche vecchietto, come in ogni cantiere, si ferma a guardare che accade, brontola, vorrebbe dare indicazioni, ma gli ingegneri bianconeri stanno ancora...

Il cartello è bene impresso, non c'è altro da dire: 'lavori in corso'. qualche vecchietto, come in ogni cantiere, si ferma a guardare che accade, brontola, vorrebbe dare indicazioni, ma gli ingegneri bianconeri stanno ancora prendendo le misure esatte.

L'obiettivo è arrivare a fine agosto con 25 elementi da inserire in lista, quelli definitivi. Lo si dice da tempo, ma è bene ribadirlo: di questa rosa saranno in molti a rimanere degli esodati. Impossibile, però, dare giudizi definitivi ora: sarebbe irriguardoso e sbagliato, visto che come normale che sia le gambe in questo periodo non girano a dovere.

E' però saltato all'occhio che nell'amichevole di Linz con l'Ingolstadt la squadra bianconera sia cambiata radicalmente tra primo e secondo tempo, quando cioè Stefano Colantuono ha effettuato undici cambi. Al di là del caldo, delle gambe, è apparso evidente che nella seconda frazione, quando sono subentrati alcuni giocatori specialmente, il tasso tecnico sia sceso notevolmente. Non è stata solo una questione di gambe, il punto è che qualche elemento ancora non  gira a dovere.

Bubnjic e Pasquale come centrali di difesa non reggono; Aguirre, Perica, Silva non sembrano avere ancora il passo. Insomma, inevitabile che qualcosa si sia inceppato.

Meglio nella prima frazione,con una formazione decisamente più probabile.

L'amichevole non è una sentenza, sia ben chiaro, ma inizia a dire che , forse, questa regola che blocca il mercato è utile perché la selezione naturale della specie porterà certamente un livellamento verso l'alto. Non ci sarà spazio per chi non riesce ad ingranare. E a fine agosto, con il mercato aperto, anche altro potrebbe arrivare, visto che specie in difesa la rosa sembra corta. Per ora i titolari danno garanzie, ma dietro non sembra esserci tanta qualità per giocare con la difesa a tre, fatta di equilibri fragili e movimenti affinati.

Intanto davanti arriverà Zapata, che certamente potrà essere da sprone anche per quel Perica che ha doti indubbie, ma ancora non vede la porta come dovrebbe.