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L’analisi logica della conferenza di Stramaccioni

Andrea Stramaccioni sa bene che, dopo la sconfitta con la Lazio, giocare a Parma sarebbe stato l’ideale: dopo certe cadute, chi gioca a pallone lo sa, ti viene voglia di rimetterti subito gli scarpini e mettere in campo tutta la grinta e la...

Monica Valendino

Andrea Stramaccioni sa bene che, dopo la sconfitta con la Lazio, giocare a Parma sarebbe stato l’ideale: dopo certe cadute, chi gioca a pallone lo sa, ti viene voglia di rimetterti subito gli scarpini e mettere in campo tutta la grinta e la rabbia che hai dentro. Per cancellare quella gara maldestra e per mettere a tacere lingue maldestre, che non solo per la Lazio cercano spesso spunti solo per criticare. Una situazione che va cancellata in Romagna, contro una squadra dove il ds Foschi, al nostro giornale, è stato chiaro: « Noi abbiamo giocato a Milano perdendo tre giocatori per squalifica, l’Udinese ha riposto… ». Come criticarlo? Però la situazione non è colpa né di Cesena né dell’Udinese, tanto meno. Per cui domenica al Manzi andrà in scena una gara ad alta tensione dove Stramaccioni vuole due qualità care alle squadre che stanno crescendo mentalmente: calma per non cercare subito il gol, affannandosi e sprecando energie che possono regalare errori gratuiti, e grinta per lottare con intelligenza su ogni pallone, come fatto con altri bianconeri, la Juve. L’Udinese non può essere quella vista con la Lazio e non si possono dimenticare le buone partite fatte.

Poi c’è finalmente la rosa al completo: Allegri, con la Juve, ma anche Pioli, aveva cambi da usare per gestire gara e tattica durante i novanta minuti, oggi finalmente anche Strama ha quest’opportunità.

Specie davanti dove Thereau non è ancora al cento per cento e qualche cambio può essere utile. Non solo davanti ma ovunque la gara lo richieda.

Si giocherà, poi, su un campo sintetico: non è un grosso problema per dei professionisti, ma un’incognita sì. per cui massima attenzione, che non significa sminuirsi, noi non siamo solo l’Udinese, ma siamo l’Udinese: con i suoi pregi e i suoi difetti, alla ricerca di una fisionomia definitiva, in attesa del prossimo anno dove sboccerà anche grazie a nuovi innesti naturali. Per adesso obiettivo fare punti per poi giocare tranquilli, senza curarsi troppo di chi ha comunque il pelo nell’uovo da cercare.

"©Mondoudinese

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