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udinese
L'analisi logica della conferenza di Stramaccioni fa subito saltare all'occhio quanto senta questa gara. Da udinese, da avversario, ma anche da romano e romanista. Il cuore dietro una scorza integerrima batte sempre ed è una delle forze di Andrea Stramaccioni. Il quale non si preoccupa se porta dei Primavera con sé in panchina, anzi è l'ovvia conseguenza del lavoro che fanno.
Vale per loro, vale per Geijo, vale per tutti: Strama ha nella meritocrazia la base su cui fare le sue celte e questa nasce in allenamento. Punto.
Poi, ovviamente ci sono altre considerazioni: la Roma è forte e basta, in ogni reparto, anche se fisicamente magari può sembrare più leggera in qualche elemento, la qualità sopperisce a tutto questo, specie negli uno contro uno, quei famosi duelli che in troppe occasioni sino stati persi dai bianconeri.
Lì si decidono molte azioni, molti episodi, molte occasioni: lì l'Udinese deve ancora maturare.
La sosta ha poi tolto giocatori, ma ha anche fatto rifiatare tutti, Roma compresa però, la quale avrà il derby la prossima settimana e questa è una motivazione in più, non una distrazione.
Infine la formazione: Stramaccioni è criptico, ma la logica dice che con Domizzi centrale di difesa perché così riesce a tenere di più il campo, Danilo a destra, Piris a sinistra, c'è bisogno di uno che sappia anche difendere e Pasquale sotto questo aspetto dà più garanzie.
Udinese che non sarò dimessa, come ha detto Stramaccioni se si aspetta prima o poi il gol lo si prende. Questo non significa scontata la seconda punta, ma qui davvero è difficile capire se Thereau o Fernades saranno i prescelti per stare con Totò. sanno difendere e andare in rete, stanno bene, probabilmente Fernandes ha più aggressività sul portatore di palla avversario quando si costruisce l'azione. Comunque questo è l'unico dubbio. Certezze? Solo che l'Udinese deve ripartire da Marassi se non vuole rischiare.
©Mondoudinese
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