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L’analisi logica della conferenza di Stramaccioni

L’analisi di Andrea Stramaccioni è chiara: ci sono tre partite importanti davanti, Sassuolo, Cagliari ed Empoli dove sono obbligatori i punti. Per riprendere quanto perso e per riprendere il cammino. La sostanza di tutto è qui: finita la...

Monica Valendino

L’analisi di Andrea Stramaccioni è chiara: ci sono tre partite importanti davanti, Sassuolo, Cagliari ed Empoli dove sono obbligatori i punti. Per riprendere quanto perso e per riprendere il cammino. La sostanza di tutto è qui: finita la settimana dove Guida ha tenuto banco, serve guardare avanti e pensare solo alle prossime gare. A partire dal Sassuolo.

Ma prima di tutto serve migliorare ancora l’Udinese: perché se con Cesena, Milan e Roma le decisioni arbitrali sono state decisive, il dato dei tiri in porta è significativo. Però Stramaccioni difende i suoi e preferisce guardare le statistiche in maniera più ampia. Per esempio se la Lega dice 3 tiri per partita nello specchio, è anche vero che i tiri complessivi, sempre secondo la Lega sono 10.

L’Udinese deve migliorare, ma molte volte sono stati gli episodi a decidere: le ultime gare hanno mostrato una Udinese quadrata, ma ora servono i punti al di là delle statistiche e degli errori.

Migliorare sotto il profilo della concretizzazione, ma ricordando che con la Roma non si è sofferto troppo.

Il Sassuolo, comunque non è la Roma, anche se gioca in modo simile ai giallorossi per come gioco. Il 4-3-3 è un modulo che può fare male, ma che lascia anche spazi, per questo l’Udinese deve cercare grinta e agonismo per fermare gente come Missiroli, una delle belle novità del campionato. Il Sassuolo, non è umiltà, ma realtà, ha speso tanto e ha obiettivi importanti, ma come detto queste prossime partite sono da punti per l’Udinese.

Inutile girarci intorno: le pacche sulle spalle non servono, anzi rischiano di creare alibi in qualcuno.

Intanto i bianconeri stanno scoprendo elementi insperati, risorse che non sembravano nemmeno da prendere in considerazione fino a un mese fa: come Geijo che ha caratteristiche diverse dagli altri e che può essere utile, anche se la formazione anti Sassuolo non è prevedibile al 100 per cento. Proprio davanti il dubbio è su Di Natale, che non si sa se può reggere due gare in pochi giorni, e che in trasferta soffre forse a causa del gioco. Però dalle parole di Strama appare che possa stringere i denti. Da capire se con una o due punte, più probabile Fernandes dietro perché non c’è un centrocampo fisico alle spalle.

La condizione generale non è buona: Pinzi e Pasquale ad esempio no  stanno bene, Thereau non si è allenato per una botta con la Roma.

Rimane il fatto di sempre: davanti l’Udinese è corta. Il discorso di Totò in trasferta è stato detto, il resto verrà decisa all’ultimo, anche se i dubbi sono soprattutto davanti, oltre che sulla sinistra, visto che Pasquale è l’unica alternativa a Silva, recuperato ma che non è detto abbia benzina per novanta minuti.

Nonostante questo l’Udinese è una squadra che al di là degli episodi è in credito con la fortuna: prima o poi la ruota girerà, si dice che nel calcio torti e favori alla fine si equivalgono. Nessuno chiede favori a Reggio, ma fame di punti sì. Questo è l’elemento principale per iniziare a riprendere la marcia, con l’ultima vittoria che è quella di San Siro.

"©Mondoudinese

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