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L’importanza di ritrovare il miglior Lasagna

Il capitano dell'Udinese ha avuto un avvio di stagione deludente: un limite pesante per la squadra bianconera

Redazione

"I numeri non sono tutto, ma dicono molto. Le cifre di Kevin Lasagna in questo primo scorcio di stagione non sono esaltanti, per usare un eufemismo: fotografano bene il momento complicato che sta attraversando il capitano dell'Udinese.

"Due gol in tredici partite in Serie A, nelle quali è stato utilizzato per 865 minuti: sicuramente non cifre rassicuranti in una proiezione su quella che potrebbe essere la stagione di Lasagna. Quasi mai l'attaccante ha convinto: in tal senso occorre sottolineare che le due reti che portano la sua firma sono state inutili.

"La squadra bianconera ha l'esigenza di ritrovare il miglior Lasagna, e ha l'urgenza di farlo subito. A patto che Gotti lo confermi titolare anche contro la Lazio, scegliendolo come compagno di reparto del rientrante Okaka al posto di Nestorovski, il quale contro la Sampdoria, oltre al gol, ha fornito una buona prestazione.

"Certo è che un Lasagna così non serve; probabilmente, anzi, è controproducente. Dispiace, perché il ragazzo di sicuro ha spiccate doti umane, ma in questo periodo prevale l'apatia tecnica che ne condiziona pesantemente il rendimento.

"Cosa fare per ritrovare il miglior Kevin? La soluzione migliore sarebbe anche la più semplice: a Lasagna probabilmente basterebbero una-due reti in rapida successione per riscoprire nel suo vocabolario una parolina magica: fiducia.

"L'ambiente Udinese ne ha su di lui, che invece sembra avere smarrito quella su sé stesso. Il bivio che ha di fronte Gotti non è di facile risoluzione; ritrovare il vero Kevin, però, potrebbe mutare il destino di un campionato che, a oggi, per l'Udinese appare tutto tranne che esente da insidie.

"Massimo Pighin

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