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L'Udinese cresce bene. La squadra di Iachini finalmente sembra avere una logica, ma crescono bene anche i suoi giovani. Che sono il futuro se sfruttati bene. Prendete Jankto: ancora non trova spazio nel 4-3-1-2 del nuovo corso, ma è ambito dai campioni d'Inghilterra del Leicester. Ranieri, infatti, vorrebbe proporgli un contratto ben sapendo che quello con l'Udinese andrà in scadenza l'anno prossimo.
Il club bianconero ha comprato a titolo definitivo a giugno Stipe Perica: l'attaccante croato sta ripagando a suon di gol e pochi minuti giocati. Il fatto che non si sia scelto di cederlo in prestito, ma dargli fiducia a Udine è un segnale importante e presto non ci sarebbe da meravigliarsi se prendesse il posto di Zapata da titolare. In attacco è tutto da scoprire Ewandro: per ora parlandogli altri per lui dicendo che è molto tecnico, si spera che presto parli anche il campo.
Spostandosi un po' più indietro come ruolo ecco Evangelista: anche per lui si è scelto di trattenerlo a Udine, nonostante al corte di Stramaccioni che lo ha lanciato e ribadito ad Atene.
In mezzo al campo ha lasciato spazio al più esperto e duttile Hallfredsson, ma per Fofana il futuro sembra roseo. Deresponsabilizzato del ruolo davanti alla difesa, come mezzala è veloce e fisico.
Come regista, invece, prima o poi scoccherà l'ora di Balic. Ora con Kums sarà più difficile ritagliarsi uno spazio, ma il talento croato è stato forse l'acquisto in prospettiva di punta della scorsa stagione.
In porta Scuffet e Perisan non hanno bisogno di presentazioni, anzi sembrano quasi uno spreco ferma guardare Karnezis. Ma purtroppo il ruolo contempla questo sacrificio.
Spostandosi in Primavera il lavoro di Trevisan, Mattiussi e Carnevale è da anni il fiore all'occhiello del club, anche se purtroppo ancora si fatica a spostare più di un giocatore in prima squadra. Il prossimo anno potrebbe toccare a Vasko, difensore ceco che ha già impressionato. Poi Armenakas, due anni fa inserito dal Times come uno dei 50 migliori giovani in circolazione. La scuola friulana è condensata in Geromin, Variola, Ermacora, Serafin e, soprattutto, Bovolon già lanciato da mister Tedino con il Pordenone l'anno scorso.
Ovviamente capitan Magnino non lo scordiamo, con il 'sacrificio' di rimanere a Udine nella speranza proprio di seguire le orme di Pontisso e Meret( anche loro prospetti che il prossimo anno rientreranno alla base).
Infine Halilovic e Garmendia, altri due nomi da tenere d'occhio.
La line averse è questa e, pur sapendo che no tutti potranno fermarsi in prima squadra, siamo certi che tra loro nascerà il nucleo storico del futuro bianconero. Su chi scommettereste voi?
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