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Delneri punta sulla fisicità: con la Lazio servirà una squadra tosta

Castellini Barbara

Il tecnico bianconero presenta la sfida che si giocherà domani alle 15 allo stadio Olimpico contro il team di Inzaghi jr: "L'importante sarà combattere alla pari dal punto di vista fisico"

I pro sono la fiducia ritrovata, un gruppo in costante crescita e la striscia positiva di due vittorie a Reggio Emilia con il Sassuolo e in casa con l'Atalanta. I contro, invece, sono altrettanto "corposi": un avversario, la Lazio, in piena salute, capace di imporsi con risultati importanti sia in campo nazionale che internazionale, e - soprattutto - gli infortuni pesanti di Valon Behrami ed Emil Hallfredsson. Da qui parte l'analisi pre-gara di mister Gigi Delneri.

Mister, domani toccherà a Balic?

Tocca alla squadra. Decido con calma, la mia decisione parte da tante situazioni. Non mi sbilancio dicendo cose che potrebbero cambiare nelle prossime 24 ore. Balic può essere un'opzione. Nessun centrocampista ha le caratteristiche di Behrami o Hallfredsson. Sappiamo che affronteremo una squadra molto intensa, molto fisica, assomiglia come fisicità all'Atalanta e alla Juventus. Dobbiamo affrontarla con una squadra tosta sotto i punti di vista.

Domenica è partito con il 4-1-4-1, poi ha modificato il modulo in corsa. Domani?

Non possiamo solo pensare a ripartire, dobbiamo avere la mentalità di provare a far male al nostro avversario. Dobbiamo avere le caratteristiche per combattere alla pari con l'avversario, che è molto forte e va affrontato con umiltà. Soprattutto dobbiamo essere sullo stesso piano dal punto di vista fisico. La Lazio non è un caso che sia lì in classifica. Tornando a noi saremo una squadra che modifica. Modificare e motivazionare saranno le parole chiave del nostro processo di crescita.

C'è qualcuno dei suoi che ha visto in crescita in questi giorni?

Vedo la solidità. Per esempio vedere come ha reagito Alì Adnan in questo periodo, è emblematico di come stia crescendo il gruppo. L' "io" non esiste nel nostro modo di vivere il calcio, esiste il "noi". L'io esiste nel tennis o nei 100 metri, noi finalmente lo stiamo accantonando.

A proposito di Adnan, potrebbe essere avanzato sulla linea dei centrocampisti, visto il rientro di Samir dalla squalifica?

Vediamo, può essere. Non esiste il posto fisso per nessuno.

Questa è una squadra che non ha mai pareggiato... Il segno "x" potrebbe essere un segnale di continuità...

Meglio una vittoria. Il calcio è fatto di tante cose, dall'intensità, alla tenuta mentale, alle qualità per l'intercambialità, l'assorbimento... siamo sulla strada giusta. Sappiamo che affrontiamo partite non facili. Conosciamo bene la nostra dimensione e sappiamo dove possiamo arrivare. Un esempio: in questo avvio di stagione abbiamo beneficiato di 6 calci di rigore, quando è capitato che l'Udinese ne avesse calciati 6 in una stagione? E in 11 giornate? Vuol dire che in area entriamo con facilità.

C'è un problema di continuità all'interno della stessa gara, pensiamo al primo tempo con la Fiorentina per esempio...

Il calcio è fatto anche dando valore agli altri, ci sono sempre 11 avversari che possono crearti difficoltà, come si è visto finora. Domenica partiranno 13 giocatori, convocati con le rispettive nazionali, come torneranno? Ci sono sempre tante variabili da considerare.

Infine, come ne pensa della Lazio?

La Lazio ha tutte le qualità per combattere ad alto livello, prima di tutto per la fisicità. Poi ha il capocannoniere del campionato. Parolo e Milinkoc-Savic vanno dentro molto bene. Il trequartista ha grandi qualità. Leiva è l'uomo fisico e temperamentale che ha sostituito molto bene Biglia. Ha grandi meriti, sia in campionato che in Europa League. Però sono tutte partite che dobbiamo affrontare con il giusto piglio dal punto di vista fisico, agonistico.