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L’Udinese sprecona si fa male da sola, ai bianconeri non basta il solito (grande) De Paul

L'Udinese perde al Bentegodi contro il Verona su rete di Favilli, ricadendo nel suo atavico vizio del non-gol

Redazione

La partita, avviatasi su ritmi blandi, stenta a decollare: gli avversari pensano innanzitutto a studiarsi. Un Verona che fa fatica a costruire, lascia spazi ad un'Udinese compatta e che cerca di fare male nonostante la squadra sia ancora un cantiere aperto tra infortuni e arrivi ancora da innestare, timida sulle fasce e con il centrocampo orfano di Walace. Positive le prestazioni di Coulibaly e Arslan - quest'ultimo dimostratosi a sorpresa già pronto nel suo ruolo di volante -  e aggiungiamoci il solito De Paul che, abbandonate le giocate fini a se stesse degli scorsi anni, continua a dimostrare di essere una spanna sopra gli altri. Più Udinese che Verona  in una partita comunque equilibrata, a dimostrazione che il colpo di reni del mercato bianconero ha già cominciato a dare i suoi frutti, nonostante una condizione ancora da mettere a punto, soprattutto sulle fasce (e oggi si è sentita tutta la mancanza dei cross diSema, rientrato al suo Watford). Rammarico per i due legni colpiti e in generale per le ghiotte occasioni che, come in un film già visto negli scorsi anni, si sgonfiano andando a concludersi negli ultimi metri in un niente di fatto. Al '57 arriva la rete di Favilli che su cross di Barak (deviato da Faraoni) punisce severamente l'Udinese, ancora una volta incapace di concretizzare quanto creato, tanto da continuare a regalare, anche per questo avvio di stagione, punti agli avversari. L'Udinese conclude in corsa con un 4-3-3, ma il cambio di canovaccio non smuove l'atavicovizio dei bianconeri del non-gol. Marino dice di fidarsi della coppia Lasagna-Okaka, vorremmo fidarci anche noi, ma le sensazioni non bastano: bisogna buttarla dentro per vivere una stagione una volta tanto tranquilla.

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