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Marino: “Mercato americano nuova frontiera, tra 5 o 6 anni potrebbero primeggiare a livello mondiale”

Il dirigente ha parlato

Redazione

UDINE - Il dirigente dell'Udinese Pierpaolo Marino ha parlato intervistato dai microfoni di Tuttosport, del mercato e della Juventus.

Fabio Paratici ha centrato il colpo McKennie, sembra quasi uno degli affari dell’Udinese: giocatore poco conosciuto che in Italia esplode nel suo talento. 

“Sì, per certi versi è vero. McKennie mi ha sorpreso, un giocatore eccellente e mi ha stupito per la velocità con cui si è inserito.”

Perché le grandi cercano raramente operazioni del genere? 

“Perché chi ha la necessità di vincere non può rischiare. E fare quel tipo di mercato comporta un rischio d’impresa enorme, perché se poi qualcosa va storto rischi di perdere quei 4 o 5 punti che fanno la differenza fra vincere e non vincere. Spesso le grandi squadre cercano giocatori pronti, abituati a vincere, facilmente inseribili nella rosa.”

Il mercato americano è la nuova frontiera? Dietro a McKennie sgomita Reynolds, nel Barcellona c’è Dest… 

“Non è solo la nuova frontiera del mercato, il calcio americano rappresenta la nuova frontiera tecnica che fra cinque o sei anni potrebbe primeggiare a livello mondiale. In Europa abbiamo avuto un atteggiamento un po’ snob, ma io che lo seguo con grande attenzione ho notato che dal 2011 in poi negli Stati Uniti il calcio ha compiuto passi importanti. Il più importante è stato entrare nei college, dove adesso fa concorrenza seria a basket e football nel reclutamento dei giovani. E il sistema americano negli sport di squadra è micidiale, funziona sempre, anche perché abbina sport e studio in un circolo virtuoso che dà risultati eccellenti. Adesso vediamo i primi giocatori, come McKennie, ma è l’avanguardia di un flusso che fra cinque o sei anni porterà il calcio americano ai vertici delle competizioni mondiali.”

Lo prenderebbe Llorente alla Juventus? 

“Non conosco gli equilibri, quindi non mi sento di dare giudizi. Certo la Juventus ha dimostrato con Morata di avere una grande capacità di azzeccare i ritorni. Nessuno avrebbe scommesso su Morata e invece sta avendo eccellenti risultati. Sono sincero, io non sono mai per le minestre riscaldate, ma la Juventus ha dimostrato di saperle cucinare alla grande, penso a Morata, ma anche a Bonucci o Buffon…”

Ci sono giocatori che sembrano eccellere solo alla Juventus, come Morata appunto. 

“Nella mia carriera ho imparato che la caratura caratteriale del giocatore è importante. Molti rendono al massimo solo se si sentono apprezzati o se si trovano in determinati contesti che li mettono a loro agio psicologicamente, infondendo loro fiducia. In questo la Juventus è impareggiabile.”

Quindi è normale che anche Pogba sogni il ritorno. 

“Non mi meraviglia affatto. La Juve sa come far rendere i ritorni.”

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